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24 Ore Le Mans 2019: Fernando Alonso trionfa con Nakajima e Buemi! Decisivo il problema elettrico sull’altra Toyota

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Ci si attendeva un dominio incontrastato della Toyota ed effettivamente la casa nipponica ha confermato le aspettative della vigilia aggiudicandosi la 24 Ore di Le Mans 2019 con un margine abissale nei confronti dei team rivali della classe LMP1. Le due Toyota TS050-Hybrid hanno dominato in lungo e in largo la corsa fin dalle prime battute ed il loro duello per il successo finale ha caratterizzato l’intera durata della gara più storica ed affascinante al Mondo. Alla fine la vittoria è andata alla Toyota numero 8 guidata dal francese Sebastien Buemi, dal giapponese Kazuki Nakajima e dallo spagnolo Fernando Alonso, mentre l’equipaggio della numero 7 formato dal britannico Mike Conway, dal giapponese Kamui Kobayashi e dall’argentino Josè Maria Lopez si è dovuto accontentare di una beffarda seconda piazza maturata solo negli ultimi sessanta minuti dopo aver condotto la gara per 23 ore.

La squadra di Alonso, due volte campione iridato in Formula 1, ha così bissato il successo della passata edizione conquistando anche il Campionato del Mondo Endurance 2019 grazie al primo posto raccolto nell’ultimo atto della stagione del WEC. La seconda vittoria di fila alla 24 Ore è però arrivata solo grazie ad un problema elettrico accusato dagli avversari ad un’ora dalla bandiera a scacchi mentre accusavano più di due minuti di ritardo dalla vetta dopo aver faticato a tenere il passo della Toyota gemella per tutta la durata della gara e in tutte le condizioni dell’asfalto e di visibilità. L’argentino Lopez ha provato in tutti i modi nel finale a recuperare il tempo perduto nei confronti di Nakajima dopo aver risolto il problema ai box guadagnando anche 3″ al giro, ma la sua rimonta si è fermata a soli 16″ dalla prima piazza.

Per quanto riguarda le altre categorie, nella classe LMP2 si è imposta la Signatech Alpine Matmut #36 di Lapierre/Negrao/Thiriet con un giro di vantaggio sulla Oreca #38 del Team Jackie Chan DC Racing guidata da Tung/Richelmi/Aubry e due tornate di margine sulla vettura numero 28 del Team TDS Racing di Perrodo/Vaxiviere/Duval, mentre la G-Drive #26 ha chiuso solo in quinta piazza a causa di un problema tecnico dopo aver battagliato a lungo per il successo. Nella classe GTE Pro, la più equilibrata e spettacolare del lotto, la Ferrari #51 dell’italiano Alessandro Pier Guidi (insieme al britannico Calado e al brasiliano Serra) è riuscita a spuntarla al termine di una corsa tiratissima in cui specialmente nelle prime otto ore gli equipaggi di vertice si sono dati battaglia sia in pista che ai box con le strategie. A completare il quadro il successo della Ford #85 del Team Keating Motorsport nella classe GTE Am con Keating, Fraga e Bleekemolen al volante.

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Foto: Lapresse

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