Ciclismo
Alessandro Ballan: “Vedo bene Bettiol e Ballerini. Per le corse a tappe credo in Aru e Ciccone”
Alessandro Ballan, ultimo campione del mondo italiano della prova in linea di ciclismo su strada, a Varese nel 2008, nonché vincitore del Giro delle Fiandre 2007, ha parlato qualche giorno fa ai microfoni di OA Sport subito dopo il termine del Giro d’Italia, analizzando presente e futuro del movimento italiano.
Il 3 giugno è la Giornata Mondiale della bicicletta. Quali valori vogliamo trasmettere?
“Quello che ha trasmesso la bici a me praticamente da quando ho iniziato a correre, da quando ho tolto le rotelline fino a vincere i Mondiali ma anche dopo, quindi tutto un insieme di situazioni che mi hanno temprato, perché la bici crea carattere ma crea anche unione con il pubblico, e questo è un qualcosa che non tutti gli sport hanno e noi ciclisti lo facciamo molto volentieri“.
Sembra che dopo qualche anno buio qualche giovane italiano si stia affacciando alla ribalta, come Alberto Bettiol, che è tornato a vincere il Giro delle Fiandre. Pensi che qualcosa si stia muovendo e siamo vicini forse ad una rinascita per il ciclismo italiano?
“Sicuramente sì, abbiamo visto un grande Bettiol ma anche dei giovani destreggiarsi molto bene al recente Giro d’Italia con vittorie di tappa, maglia azzurra con Ciccone e ancora il secondo posto di Vincenzo Nibali, quindi un ciclismo italiano che sta crescendo dopo una decina d’anni un po’ bui. Manca la squadra World Tour però diciamo che tutti i nostri atleti giovani stanno crescendo molto bene“.
C’è un corridore in cui in qualche modo ti rivedi, che potrebbe essere il nuovo Ballan?
“Bettiol ha vinto un Fiandre, l’ha vinto veramente alla grande, quando è partito sul pavé mi sono un po’ rivisto, anche se fisicamente non è proprio come me, è un po’ più piccolino, però penso che sia lui insieme a Ballerini il corridore per le gare di un giorno e soprattutto per le gare delle pietre“.
Un nome italiano per il futuro per le corse a tappe.
“Io spero ancora in Aru, ha avuto questo problema, ha capito ha avuto, ha fatto l’intervento, speriamo che già da fine stagione rientri alla Vuelta, e poi, perché no, Giulio Ciccone, che ho già nominato, ha messo la maglia azzurra il primo giorno e tenendola fino alla fine, magari crescendo, maturando un po’ potrebbe essere un corridore da gare a tappe“.
VIDEO: L’INTERVISTA AD ALESSANDRO BALLAN
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roberto.santangelo@oasport.it
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Foto: pawlonka / Shutterstock.com