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Atletica, Golden Gala 2019: Filippo Tortu rimandato, Tamberi esalta l’Olimpico, Crippa nella storia. Italia tra luci e ombre a Roma

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Golden Gala tra luci e ombre per l’Italia, i quasi 40mila spettatori dello Stadio Olimpico di Roma speravano di vivere una serata indimenticabile ma non tutto è andato per il meglio in occasione del meeting intitolato a Pietro Mennea e valido come quarta tappa della Diamond League 2019 di atletica leggera. C’era grande attesa attorno a Filippo Tortu, al rientro sui 200 metri dopo due anni di assenza su questa distanza: il brianzolo voleva assolutamente migliorare il personale di 20.34 siglato due anni fa proprio in questo impianto e invece si è fermato a un poco soddisfacente 20.36 al termine di una prestazione caratterizzata da una discreta partenza e da un curva abbastanza buona ma anche da 20-30 metri finali in cui è rimasto imballato. Il 20enne brianzolo, reduce dal 9.97 ventoso sui 100 metri corso un paio di settimane fa, ha pagato a caro prezzo la lunga assenza da questa specialità e non è riuscito a interpretarla al meglio: servirà concentrarsi ulteriormente se vorrà davvero essere protagonista a livello internazionale, vedremo come vorrà proseguire la sua stagione verso i Mondiali di Doha.

Gianmarco Tamberi si è dovuto accontentare della quarta posizione nel salto in alto ma il suo esordio stagionale all’aperto (aveva rinunciato a due gare in Cina a causa di un piccolo infortunio) può anche considerarsi positivo: ha superato 2.28 al terzo tentativo con grande tenacia, poi è incappato in tre nulli a 2.31 a causa anche di un po’ di stanchezza ma è un debutto positivo e confortante anche perché il marchigiano sembra essere già in ottima forma e sembra avere tutte le carte in regola per essere competitivo dopo aver vinto la medaglia d’oro agli ultimi Europei Indoor. L’azzurro ha sicuramente ancora tanti dettagli da rivedere come ha dichiarato ma è sulla strada giusta e sta cercando di trovare il salto perfetto, a lui il merito di avere scaldato la Curva Sud e di trascinare tanto pubblico insieme a Tortu: al momento sono i volti simbolo della nostra atletica leggera.

Il migliore azzurro della serata è però stato Yeman Crippa che si è letteralmente scatenato sui 5000 metri: ha corso un vertiginoso 13:09.52, terza prestazione italiana di sempre a 4 secondi dal record nazionale di Salvatore Antibo (13:05.59). Il 22enne trentino ha migliorato il proprio personale di ben nove secondi grazie a un ultimo giro da urlo e una progressione strepitosa sul rettilineo conclusivo che gli ha permesso di chiudere in una nona posizione in una gara sensazionale con ben sei atleti sotto i 13 minuti. Yeman Crippa, già bronzo agli ultimi Europei, ha staccato il pass per i Mondiali e si conferma in grandissima crescita. Un plauso a Osama Zoghlami che ha ottenuto il minimo per le Olimpiadi di Tokyo 2020 sui 3000 metri siepi (8:20.88).

 

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Foto: Lapresse

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