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Atletica, Golden Gala Roma 2019: tutti i risultati. 8 mondiali stagionali, Norman show sui 200. Tamberi quarto, Tortu sottotono

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Il Golden Gala Pietro Mennea non ha deluso le tante attese della vigilia e ha regalato grande spettacolo ai 40mila spettatori che hanno gremito lo Stadio Olimpico di Roma: la quarta tappa della Diamond League 2019 di atletica ha offerto delle prestazioni di lusso. C’erano grandi aspettative sugli italiani Filippo Tortu e Gianmarco Tamberi che non sono però riusciti a fare saltare il banco.

 

LA GARA COPERTINA: 200 METRI MASCHILI

Riflettori puntati sui 200 metri e il botto è arrivato puntualmente per la gioia di tutti gli appassionati. Doveva andare in scena un duello serratissimo in salsa statunitense e non è mancato: Michael Norman ha timbrato un vertiginoso 19.70, miglior prestazione mondiale stagionale (migliorato di sei centesimi il tempo di Divine Oduduru), ha sconfitto di appena due centesimi il connazionale Noah Lyles (19.72). Quarto il turco Ramil Guliyev, il Campione del Mondo non è in grandissima forma e si è fermato a 20.35, un centesimo meglio del nostro Filippo Tortu (20.36) mentre il terzo posto è tutto dell’ecuadoregno Ale Quinonez (20.17).

 

ALTRE MIGLIORI PRESTAZIONI MONDIALI STAGIONALI:

Elaine Thompson è tornata alla grande dopo un paio di stagioni complicate, la Campionessa Olimpica ha sfrecciato sui 100 metri in un notevole 10.89 che vale la miglior prestazione mondiale stagionale. La giamaicana ha operato il sorpasso decisivo su Dina Asher Smith attorno agli ottanta metri, la britannica non è riuscita a reagire e si è dovuta accontentare del secondo posto (10.94) davanti alla statunitense Aleia Hobbs (11.12).

La tedesca Malaika Mihambo ha trionfato nel salto in lungo grazie al bel balzo a 7.07 metri piazzato durante il quarto turno: miglior prestazione mondiale stagionale per la teutonica che migliora il suo personale di 8 centimetri. Secondo posto per la tedesca Caterine Ibarguen (6.87), terza la statunitense Brittney Reese (6.76), solo sesta la grande stella serba Ivana Spanovic che non è riuscita a esprimersi al meglio (6.62), decima Laura Strati (6.30).

Bellissima gara per quanto riguarda gli 800 metri maschili da dove è arrivata la miglior prestazione mondiale stagionale, un rilevante 1:43.63 timbrato dallo statunitense Donavan Brazier. La lepre Harun Abda ha svolto un buon lavoro, sul rettilineo finale è saltato fuori Nijel Amos ma il botswano si è impuntato negli ultimissimi metri ed è stato battuto dall’americano per appena due centesimi. Terzo il canadese Brandon McBride è terzo (1:43.90).

Grande ritorno dell’ucraino Bohdan Bondarenko, il già Campione del Mondo ha saltato 2.31 al primo tentativo e ha così conquistato la vittoria eguagliando la miglior prestazione mondiale stagionale del siriano Majd Ghezal che oggi si è dovuto accontentare del secondo posto (2.28 al primo tentativo) davanti al bielorusso Maksim Nedasekau (2.28).

Affascinanti 5000 metri, le lepri fanno un gran ritmo e si riesce a scendere ampiamente sotto i 13 minuti: l’etiope Telahun Haile Bekele firma la miglior prestazione mondiale stagionale (12:54.98) superando negli ultimi metri il connazionale Selemon Barega (12:53.04), terzo l’altro etiope Hagos Gebrhiwet (12:54.92).

Genzebe Dibaba ha alzato il ritmo poco prima dell’ultimo giro e ha spaccato la gara tagliando il traguardo con un notevole 3:56.28, primato mondiale stagionale sui 1500 metri. La fuoriclasse etiope era la grande favorita della vigilia, la britannica Laura Muir ha cercato di contrastarla e nel finale ha recuperato dei metri chiudendo in seconda posizione (3:56.73). Terza l’altra etiope Gudaf Tseggay (3:59.96).

La serata si è conclusa con un’altra miglior prestazione mondiale stagionale firmata dal keniano Benjamin Kigen sui 3000 metri siepi: 8:06.13 per l’africano che è riuscito ad avere la meglio sugli etiopi Getnet Wale (8:06.83) e Chala Beyo (8:09.95).

 

GLI ITALIANI SUGLI SCUDI:

Filippo Tortu era l’uomo più atteso della vigilia, il velocista azzurro tornava sui 200 metri dopo due anni di assenza dalla distanza e sperava di migliorare il personale di 20.34 corso due anni fa proprio al Golden Gala ma purtroppo si è fermato a 20.36. Ci si poteva attendere qualcosa in più dal brianzolo, reduce dal 9.97 ventoso sui 100 metri, che è partito bene e ha corso una buona curva prima di fermarsi negli ultimi 20-30 metri chiudendo in quinta posizione.

Gianmarco Tamberi era al debutto stagionale all’aperto dopo un leggero infortunio che gli ha impedito di gareggiare in Cina una decina di giorni fa. Il 27enne marchigiano ha superato 2.28 al terzo tentativo con grande carattere e ha poi commesso tre nulli a 2.31: Halfshave è stato supportato dalla Curva Sud e ha cercato il colpaccio ma nel finale sono mancate un po’ le energie per riuscire a primeggiare, si è dovuto accontentare del quarto posto.

Yeman Crippa si è scatenato sui 5000 metri e ha tagliato il traguardo in nona posizione con un notevole 13:09.52, migliorando il suo personale di 9 secondi e diventando così il terzo italiano di sempre sulla distanza. L’azzurro ha disputato una gara molto accorta e poi nell’ultimo giro si è scatenato, 100 metri finali davvero eccellenti e risultato di assoluto spessore tecnico che proietta il bronzo europeo in una nuova dimensione.

Osama Zoghlami si è qualificato alle Olimpiadi di Tokyo 2020 visto che ha stampato il minimo sui 3000 metri siepi (8:20.88, oggi undicesimo), Yohanes Chiappinelli ha invece ottenuto il minimo per i Mondiali di Doha (8:24.26).

 

I RISULTATI DELLE ALTRE GARE:

400 METRI OSTACOLI (MASCHILE) – La prova non era valida per la Diamond League, lo statunitense Rai Benjamin ha dominato la gara imponendosi con oltre dieci metri di vantaggio sui più immediati inseguitori. Dopo aver perso il confronto diretto con Samba a Shanghai, l’americano si impone con un agevole 47.48 (a dieci centesimi dal record del meeting dello stesso Samba), secondo lo statunitense David Kendziera (48.99), terzo il giapponese Takatoshi Abe (49.57). Settimo il nostro José Bencosme (50.36).

400 METRI OSTACOLI (FEMMINILE) – Tutto molto facile per la statunitense Dalilah Muhammad, la Campionessa Olimpica si è imposta nettamente in 53.67 (a sei centesimi dal già suo primato mondiale stagionale): assolo dell’americana che ha preceduto la connazionale Shamier Little (54.40), ottimo terzo posto per la rediviva ceca Zuzana Hejnova (54.82) che è riuscita ad avere la meglio sulla spenta statunitense Kori Carter (55.09 per la Campionessa del Mondo). Ottava la nostra Ayomide Folorunso (55.99).

110 METRI OSTACOLI – Il russo Sergey Shubenkov ha vinto in 13.26 battendo il britannico Andrew Pozzi (13.29) e il sudafricano Antonio Alkana (13.30). Lorenzo Perini settimo in 13.58.

400 METRI (FEMMINILE) – Nessun problema per la grande favorita della vigilia. Salwa Eid Naser dal Bahrain si impone in 50.26 precedendo le giamaicane Shericka Jackson (51.05) e Stephenie Ann McPherson (51.39). Soltanto nona una deludente Raphaela Lukudo con 52.98, sei decimi sopra il personale.

SALTO CON L’ASTA (FEMMINILE) – Gara modesta. La svedese Angelica Bengtsson ha vinto con 4.76 al terzo tentativo, al secondo posto la venezuelana Robeilys Peinado e la statunitense Sandi Morris (4.66 alla seconda). Quinta la quotata greca Katerina Stefanidi (4.66 alla terza), senza misura Jennifer Suhr, Sonia Malavisi undicesima (4.31 alla terza e tre nulli a 4.46).

SALTO TRIPLO (MASCHILE) – Lo statunitense Omar Craddock ha vinto il salto triplo con 17.50 battendo il portoghese Pedro Pablo Pichardo per appena tre centimetri, terzo lo statunitense Donald Scott (17.43).

TIRO DEL GIAVELLOTTO (FEMMINILE) – Ha vinto la cinese Huihui Lyu con 66.47, la primatista mondiale stagionale ha sconfitto agevolmente la turca Eda Tugsuz (64.51) e la lettone Lina Muze (63.72) mentre l’attesissima ceca Barbora Spotakova, detentrice del record mondiale con 68.66, si è dovuta accontentare della modesta settima posizione (61.51). Decima Zahra Bani (56.95), undicesima Sara Jemai (55.32).

GETTO DEL PESO (MASCHILE) – Il polacco Konrad Bukowiecki ha vinto grazie a un lancio da 21.97 (record del meeting). Lo statunitense Darrell Hill si è portato in seconda posizione proprio all’ultimo assalto (21.71) precedendo il brasiliano Darlan Romani (21.68) e il connazionale Joe Kovacs (21.46). Leonardo Fabbri undicesimo con 20.45.

 

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Foto: Lapresse

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