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Atletica, Massimo Stano indemoniato: pazzesco 1h17:45, a 15” dal record di Schwazer! 20 km di marcia da urlo
Massimo Stano si è letteralmente scatenato nella 20 km di marcia a La Coruna (Spagna), l’azzurro ha completato la prova con lo strepitoso tempo di 1h17:45 e ha sfiorato il record italiano! Il 27enne ha timbrato la seconda prestazione nazionale di sempre spingendosi ad appena 15 secondi dal primato di Alex Schwazer (1h17:30 a Lugano nel 2012, alla vigilia delle drammatiche Olimpiadi di Londra). Il pugliese, quarto agli ultimi Europei, ha migliorato il proprio personale di oltre tre minuti (1h20:51 ottenuto in occasione dell’ultima rassegna continentale) ed è anche diventato l’ottavo atleta europeo di tutti i tempi! L’allievo di Patrizio Parcesepe è ora entrato in una nuova dimensione e può guardare con fiducia ai Mondiali di Doha e alle Olimpiadi di Tokyo 2020, oggi è stato strepitoso come testimoniano il passaggio a metà gara (38:47) e un ultimo chilometro marciato in 3:44 per chiudere alle spalle del giapponese Toshikazu Yamanishi (1h17:41).
Queste le dichiarazioni rilasciate da Massimo Stano ai microfoni della Fidal: “La parola chiave di oggi? Felicità! Sono incredulo ma contento e forse ci vorrà un po’ di tempo per crederci. Fino a ieri pensavo che scendere sotto 1h19 non era umano, adesso invece ho dimostrato che è possibile fare anche meglio di 1h18. Questo risultato mi dà la consapevolezza che posso stare con i migliori al mondo e che stiamo lavorando bene. Oggi sono riuscito a essere sempre presente, con una gara nelle posizioni di testa. All’ultimo chilometro ho anche accelerato, non me ne sono quasi reso conto, ma le sensazioni erano ottime. Sarebbe stato meglio fare questa prestazione in Coppa Europa, però avevo capito subito che quella era una giornata no. Mi piace gareggiare con gli asiatici, come era successo anche nei Mondiali a squadre di Taicang. E poi mi piace il Giappone, dopo il raduno dell’anno scorso mi sono sentito uno di loro. Alle Olimpiadi di Tokyo mi sembrerà di essere quasi a casa. Intanto penso ai Mondiali di Doha e adesso li vedrò da un altro punto di vista, ma non saranno un punto di arrivo. Sono contento anche di aver superato il mio idolo Ivano Brugnetti, che si era portato a 1h19:36. Prima di ogni gara mi rivedo sempre le immagini della sua vittoria olimpica ad Atene nel 2004. La dedica è per il mio allenatore Patrizio Parcesepe e anche per il tecnico che mi ha avviato alla marcia, Giovanni Zaccheo, e spero che ce ne saranno altre da fare in futuro”.
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Foto: FIDAL/Colombo