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Basket
Basket 3×3, Mondiali 2019: l’Italia difende il titolo femminile, la Serbia vuole riconfermare la supremazia tra gli uomini
Partono domani i Mondiali di basket 3×3 ad Amsterdam, capitale olandese. A detenere il titolo sono la Serbia al maschile e l’Italia al femminile, dopo le rispettive vittorie in quel di Manila nel 2018, con il pubblico filippino che andò pazzo per le giocate di Dusan Bulut da una parte e di Rae Lin D’Alie dall’altra. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa ci riserverà quest’edizione della World Cup, partendo dal settore femminile e proseguendo con quello maschile.
TORNEO FEMMINILE
GIRONE A (Cina, Olanda, Ungheria, Lettonia, Turkmenistan)
Raggruppamento non semplice da delineare. Al di là del probabile passaggio della Cina, che ripresenta quella Yingyun Li che tanto ha impressionato l’anno scorso, c’è da considerare il duello Olanda-Ungheria per la seconda posizione utile per i quarti di finale. Ci sarà il duello tra Natalie van der Adel, una che avrebbe le capacità atletiche per arrivare, un giorno o l’altro, a schiacciare, e Dora Medygessy. Nel team ungherese attenzione anche a Cyesha Goree (che ha il doppio passaporto americano e magiaro), vista alla Reyer Venezia per metà stagione scorsa. Poche speranze per Lettonia e Turkmenistan.
GIRONE B (Francia, Giappone, Svizzera, Australia, Andorra)
La Francia è la principale favorita, e ha mostrato in modo chiaro la propria forma nella recente tappa delle Women’s Series in Piazza Castello, a Torino. La stella è Migna Touré, MVP degli scorsi Europei 3×3, ma attenzione anche a Marie-Eve Paget. Nel Giappone, principale candidato al secondo posto nei quarti, accanto alla giocatrice di punta Minami Jiu ce n’è una, Stephanie Mawuli, che in Italia è passata durante i Mondiali Under 19 di basket classico del 2017, in cui trascinò le nipponiche al quarto posto. Via più complicata per Svizzera e Andorra, mentre l’Australia (che può contare sulla forte Bec Cole) può essere l’incognita.
GIRONE C (Mongolia, Romania, Iran, Repubblica Ceca, Spagna)
Questo potrebbe essere tra i gironi più incerti, perché è vero che Mongolia (battuta dall’Italia di recente) e Romania sono più quotate, ma anche le altre selezioni hanno notevole qualità. Potrebbe perderne un po’ la Spagna, che rischia di dover fare a meno di Paula Palomares per infortunio a un ginocchio; ne resta invece per la Romania, guidata da Sonia Ursu, protagonista dell’approdo in finale agli Europei 3×3 2016. L’unica squadra che sembra avere qualcosa in meno è l’Iran.
GIRONE D (Russia, Ucraina, Indonesia, Italia, Nuova Zelanda)
La difesa del titolo mondiale dell’Italia, che si ripresenta con lo stesso quartetto (Rae Lin D’Alie, Giulia Ciavarella, Marcella Filippi e Giulia Rulli) di un anno fa, comincia in un girone che non è il massimo della semplicità. La Russia è guidata dall’esperta Liudmila Sapova (anni tra CSKA, Nadezhda e Dinamo Kursk), l’Ucraina si affida a un mix di giocatrici delle due anime della palla a spicchi, la Nuova Zelanda schiera Micaela Cocks, che giocò le Olimpiadi 2008 da prospetto in erba e adesso vuole riprovare l’esperienza sul campo più piccolo. Meno possibilità per l’Indonesia.
TORNEO MASCHILE
GIRONE A (Serbia, Stati Uniti, Olanda, Turchia, Corea del Sud)
Se c’è un singolo gruppo da prendere in considerazione per durezza, è questo, con le finaliste del 2018 al suo interno. La Serbia si affida alle sue grandi stelle della specialità: Dusan “Mr. Bulletproof” Bulut, Marko Savic, Dejan Majstorovic, Stefan Stojacic. Gli Stati Uniti rispondono con Robbie Hummel, che giocò due anni con i Minnesota Timberwolves, poi in Europa, poi smise fino alla scoperta del 3×3. La lotta per i quarti di finale sarà una questione tra gli americani e l’Olanda, di grandissima qualità e con Jesper Jobse pronto a far valere tutto il proprio repertorio. Turchia e Corea del Sud (che pure ha Minsu Park) sono un gradino, ma forse anche due, più in basso.
GIRONE B (Russia, Mongolia, Ucraina, Estonia, Porto Rico)
Parlando della Russia, è inevitabile scorgere il nome di Alexander Zuev, che a 22 anni sta scalando rapidamente le gerarchie del 3×3. L’Ucraina, che dovrebbe lottare con la Mongolia per l’altro posto tra le prime otto, si compone di un paio di elementi di discreto livello del basket classico, al pari dell’Estonia, che però appare di più basso livello. Da non sottovalutare le risorse di Porto Rico, in particolare Wil Martinez, il migliore dei suoi nel ranking individuale.
GIRONE C (Slovenia, Cina, Qatar, Lituania, Francia)
Lacrime e sangue anche in questo raggruppamento, che mette insieme diverse stelle conclamate del 3×3. La Slovenia si appoggia ancora una volta all’inossidabile Simon Fingzar, 39 anni e non sentirli, e a una squadra molto esperta. Si testa davanti alla platea mondiale Yi Zheng, che ha già portato in alto la Cina sul territorio asiatico, mentre la Francia si affida al giovane che è già certezza Charly Pontens. Qualsiasi pronostico rischia di saltare per l’incertezza tra queste tre selezioni, mentre Lituania e soprattutto Qatar non sembrano della stessa forza.
GIRONE D (Lettonia, Giappone, Brasile, Polonia, Australia)
La Lettonia è la favorita d’obbligo per il passaggio ai quarti, anche grazie all’apporto di Karlis Lasmanis, il nono miglior giocatore del ranking mondiale. Il Giappone mette ancora il ruolo di leader nelle mani di Tomoya Ochiai, che indossa il numero 91 come tributo a Dennis Rodman (e si fa chiamare, come lui, “The Worm“). La Polonia, che schiera Michael Hicks, solo omonimo del panamense visto per più di 10 anni in Italia, punta a ripetere il quarto posto del 2018, anche se non è facile, mentre appaiono meno attrezzate Australia e Brasile.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: FIBA Official Website / 3×3 World Cup 2018 fiba.basketball