Basket, Finale Scudetto 2019: in Gara-6 Sassari vuole allungare ancora la serie, occasione scudetto per Venezia

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La serie delle finali scudetto 2019 è arrivata a uno dei suoi momenti cruciali: stasera alle 20,45 si disputa gara-6 al PalaSerradimigni di Sassari tra il Banco di Sardegna e l’Umana Reyer Venezia.

I lagunari di coach Walter De Raffaele, dopo il successo di martedì al Taliercio di Mestre, sono tornati per la terza volta a condurre la serie, ma stavolta sul 3-2 hanno il loro primo match point: vincendo in casa dei sardi di coach Gianmarco Pozzecco hanno la possibilità di ripetere il trionfo del 2017 e per la Reyer sarebbe il quarto scudetto della propria storia. Il Banco è invece a un bivio: o dentro o fuori, e conterà sull’aiuto del pubblico amico per pareggiare di nuovo i conti e giocarsi tutto sabato in gara-7 in trasferta, anche se, come vedremo, Pozzecco ha avuto parole tutt’altro che tenere verso la sede di gioco dell’Umana.

Nelle file di Venezia Austin Daye coi 20 punti in gara-5 ha segnato almeno un ventello in tre delle cinque partite di finale finora disputate e nella storia delle finali disputate sulla distanza di 7 gare è il terzo a riuscirci dopo Shavon Shields e Andrew Goudelock nella scorsa stagione nella finale tra Trento e Milano. Per Sassari l’enfant du pays Marco Spissu l’altro ieri ha segnato il suo maggior numero di punti, 17, in una partita di playoff, in precedenza sempre in questa stagione ne aveva messi insieme 16 contro Brindisi nei quarti di finale, mentre Rashawn Thomas con 20 punti e 10 rimbalzi ha totalizzato la sua decima doppia doppia stagionale, la quarta nei playoff, la seconda nelle finali.

De Raffaele ha sottolineato il fatto di avere due possibilità per vincere il titolo ma farlo a Sassari non sarà per niente facile e ha aggiunto che gara-5 è stata un’altra grande partita con un gioco molto intelligente e tranquillo ma allo stesso tempo duro, specialmente in difesa, da parte dei suoi. Pozzecco invece, come accennato, palesemente nervoso per l’infortunio di Stefano Gentile, pur affermando di non essere uno che piange (il riferimento è proprio a De Raffaele che si era lamentato per i troppi liberi a favore dei sardi) se l’è presa con tutto e con tutti, in particolare col Palasport mestrino, che lui ritiene non degno di una finale scudetto.

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Credit: Ciamillo