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Calcio femminile, Mondiali 2019: Italia-Australia, l’imperativo è giocarsela con coraggio a Valenciennes

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E domani è il grande giorno. Allo ‘Stade du Hainaut’ di Valenciennes (Francia) la Nazionale italiana di calcio femminile inizierà il proprio percorso nel Mondiale 2019. Una competizione dai tanti valori per le azzurre, che tornano a calcare i campi di una fase finale iridata dopo 20 anni di assenza. Il biennio della gestione di Milena Bertolini ha permesso alla compagine tricolore di interrompere il digiuno e di accedere dalla porta principale: 7 vittorie e 1 sconfitta nelle qualificazioni. Una cavalcata vincente che ha dato maggior convinzione nei propri mezzi alle calciatrici nostrane. L’autostima è aumentata sensibilmente e gli ottimi riscontri nelle amichevoli di lusso contro la Francia e la Svezia hanno senza dubbio aiutato.

Le selezione di Bertolini, dunque, arriva alla sfida contro l’Australia (ore 13.00) con la voglia di giocarsela. Ne hanno facoltà le azzurre, puntando le proprie fiches su un gruppo solido e su alcune individualità di pregevolissima fattura. Cristiana Girelli (29 marcature con la maglia dell’Italia) è il faro della fase realizzativa mentre Barbara Bonansea è la donna in grado di spaccare la partita, creando superiorità numerica. Una giocatrice dalla squisita tecnica individuale, corteggiata un paio di stagioni fa dal Lione campione d’Europa. E poi, in mediana, la genialità di Manuela Giugliano, potrà essere un fattore, lei che dà del tu al pallone, viste le sue qualità tecniche e la grande visione di gioco.

A queste doti vanno aggiunte capacità balistiche fuori dal comune sui calci piazzati. Sugli esterni Alia Guagni è il terzino fluidificante che qualunque squadra vorrebbe avere, brava in fase di copertura e puntuale in sovrapposizione, non disdegnando anche soluzioni personali in zona gol. In difesa poi, a protezione della porta di Giuliani, Sara Gama ed Elena Linari, per esperienza e carisma, sono due centrali di rilievo internazionale. In particolare, l’ex calciatrice della Fiorentina si è fatta le ossa quest’anno con la maglia dell’Atletico Madrid (campione di Spagna).

L’Australia, comunque, è formazione da temere. Numero 6 del ranking mondiale, la compagine attualmente allenata da Ante Milicic ha staccato il biglietto per la fase finale della rassegna iridata giungendo seconda nella Coppa delle Nazioni asiatiche 2018, nota anche come AFC Women’s Asian Cup, tenutasi in Giordania dal 6 al 20 aprile 2018 ed avente valenza qualificante per Francia 2019.  Una selezione che pratica un calcio estremamente fisico e che ha in Samantha Kerr la stella della squadra. La classe ’93, giocatrice di punta delle Chicago Red Stars, vanta con la maglia dell’Australia 31 marcature in 72 presenze ed è un po’ attorno a lei che ruota il tutto. Un roster che comunque ha altre atlete da tenere come Chloe Logarzo e Tameka Butt, tutte a segno nel Torneo delle Nazioni 2018 e che aveva ai nastri di partenza, oltre che le australiane, il Giappone, il Brasile e gli Stati Uniti. Il punto di domanda riguarda la guida tecnica. Milicic, subentrato solo a febbraio ad Alen Stajcic cacciato dalla Federazione con l’accusa di comportamenti discutibili, non ha una grande esperienza internazionale e potrebbe rappresentare l’anello debole della catena. Non è un caso che nelle ultime amichevoli le “aussie” abbiano rimediato delle sconfitte.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Alessio Tarpini / LPS

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