Calcio
Calcio femminile, Mondiali 2019: le favorite. Stati Uniti, Francia, Germania e Giappone in prima fila
Il conto alla rovescia sta per terminare per le squadre che prenderanno parte ai Mondiali 2019 di calcio femminile. Dal 7 giugno al 7 luglio la Francia sarà al centro della scena, splendida vetrina per le giocatrici più forti del pianeta, pronte ad esibirsi con giocate di pregevole fattura. Ci sarà anche l’Italia. La Nazionale di Milena Bertolini ha interrotto il digiuno che durava da 20 anni e vuole giocarsi le proprie carte di qualificazione alla fase ad eliminazione diretta con Australia, Brasile e Giamaica (girone C). La crescita del gruppo azzurro nell’ultimo biennio è stata evidente e va da sé che le aspettative sono quelle di ben figurare e, magari, stupire. Ma chi sono le favorite per il successo finale? I nomi sono quattro: Stati Uniti, Francia, Giappone e Germania.
STATI UNITI
Le statunitensi di allenate da Jillian Ellis si presentano ai nastri di partenza da campionesse in carica. In Canada furono loro a trionfare e il gruppo attuale ha alcune delle sue stelle di quattro anni fa. I nomi sono quelli di Carli Lloyd, giocatrice dello Sky Blue FC e capocannoniere nella scorsa edizione iridata che può vantare 107 realizzazioni con la maglia della propria selezione, e di Alex Morgan, attaccante degli Orlando Pride e dotata di grande tecnica e capacità realizzative fuori dal comune: 101 gol in 160 partite disputate non sono certo pochi. Su di loro saranno le attenzioni ma la forza degli USA è nel gruppo e nella loro compattezza. Un roster di atlete forgiato da un campionato nazionale assai probante dal punto di vista fisico. Facenti parte del gruppo F con Svezia, Cile e Thailandia, il confronto interessante per il primato sarà con le scandinave, argento a Cinque Cerchi.
FRANCIA
Venendo alle padrone di casa, le transalpine vorrebbero replicare quanto di buono fatto dai colleghi in Russia. Un gruppo molto improntato sul blocco del Lione, campione d’Europa. Vengono in mente l’estremo difensore Sara Bouhaddi, la centrocampista Amandine Henry, fuoriclasse assoluta della mediana d’Oltralpe, e la punta centrale Eugénie Le Sommer. Una rosa eccezionale quella di cui potrà disporre la CT Corinne Diacre, in grado di arrivare fino in fondo e di interrompere il digiuno. Corea del Sud, Norvegia e Nigeria saranno le sfidanti nel girone A e non dovrebbero impensierire le transalpine, destinate a primeggiare.
GIAPPONE
Per quanto concerne le giapponesi, le “Nadeshiko Japan” hanno ottenuto la qualificazione a questa rassegna grazie alla vittoria della ACF Womens Asia Cup, sconfiggendo la Cina in semifinale 3-1, durante una partita molto equilibrata, e l’Australia 1-0 in finale. Le osservate speciali saranno Saki Kumagai, riferimento carismatico della formazione asiatica e militante tra le file del Lione, e Mana Iwabuchi, che gioca nel Kobe, con dei trascorsi in Bundesliga con Hoffenheim e Bayern Monaco. Quest’ultima, soprattutto, è la Stella Polare della squadra del Sol Levante, tenendo conto delle marcature (21) in proporzione alle presenze (61). La selezione di Asako Takakura avrà già il suo bel da fare contro l’Inghilterra nel raggruppamento D che ha il sapore di una sfida di alto profilo.
GERMANIA
A chiosa le tedesche, per la loro storia e la loro tradizione, non possono essere escluse su due piedi dalle candidate al successo finale. Presenti nel gruppo B insieme a Spagna, Cina e Sudafrica, le ragazze di Martina Woss-Tecklenburg vorranno confermarsi, dopo l’oro olimpico conquistato a Rio 2016, anche se vi è stato un ampio ricambio generazionale. Degne di menzione sono i difensori Katrhin Heindrich e Johanna Elsig e le centrocampiste Sara Dabritz e Melanie Leupolz del Bayern Monaco. Di sicuro però è la trequartista del Lione Dzsenifer Marozsan la giocatrice che più di tutte sa inventare calcio.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: lev radin – Shutterstock