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Calcio femminile, Mondiali 2019: l’Italia conquista il successo e il pubblico ma il sogno deve continuare…

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Brividi ed emozioni. Difficile mettere su carta o, in questo caso, digitare quel che si prova. Le ragazze che fino a quattro anni fa erano “Lesbiche e non meritevoli di ricevere denaro” si sono trasformate nell’orgoglio tricolore. Non è frutto di una propaganda politica e sociale, oppure di un bravo influencer. E’ il lavoro e l’impegno massimo a premiare. La Nazionale italiana di calcio femminile lo ha fatto. La selezione mancava da un Mondiale da 20 anni: stagioni di ghettizzazione e di offese. Le donne che giocavano a pallone viste come oggetto estraneo ad un viver comune.

Una visione conservatrice, vecchia quanto la famosa affermazione di Guido Ara (1909), celebre calciatore della Pro Vercelli: “Il calcio non è uno sport per signorine“. Il mondo però evolve e si apre a nuove conoscenze e nel biennio di gestione di Milena Bertolini alcune barriere sono state abbattute: l’assenza citata dalla fase finale della rassegna iridata, una squadra che vuol giocarsela con tutte e un livello medio in costante crescita. Un contesto in evoluzione, grazie soprattutto alle affiliazioni dei club maschili e femminili, che hanno permesso alle nostre calciatrici di potersi allenare al meglio. Nessuna bacchetta magica ma tanta dedizione.

Ecco che, dopo un girone di qualificazione concluso con 7 vittorie e 1 sconfitta, le nostre portacolori si sono presentate sul palcoscenico mondiale e hanno sbancato. Una vittoria contro i pregiudizi degli italiani sessisti e contro una squadra, l’Australia, le cui giocatrici considerano il campionato italiano di basso livello e privo di interesse. Una rivincita su tutti i fronti perché le Aussie le maglie han dovuto sporcarsele, finendo sconfitte da chi si riteneva poco degno. Barbara Bonansea è stata il nostro ariete, capace di sfondare la porta oceanica con precisione chirurgica e determinazione. Le azzurre, partite un po’ intimorite nel primo tempo e sotto di un gol, hanno saputo trovare dentro di loro la forza per reagire.

Nella ripresa si è vista una squadra che voleva lottare e rispondere colpo su colpo. Bertolini la scossa ha saputo darla grazie agli inserimenti di Sabatino e Giacinti e i gol sono arrivati. Un successo che ha conquistato il pubblico: una media di 2,8 milioni di spettatori, con un picco di 3 milioni nel secondo tempo sulla Rai, rappresenta qualcosa di più di tre punti, nella doppia sfida lanciata dal gruppo nostrano. Un doppio binario che riguarda aspetti agonistici e sociali, in cui la forza del risultato può essere la chiave. Il sogno, quindi, deve continuare: il 14 giugno si scenderà in campo contro la Giamaica e una vittoria potrebbe valere gli ottavi di finale. Il prossimo obiettivo è fissato, per cui avanti così!

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Alessio Tarpini / LPS

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