Calcio
Calcio femminile, Mondiali 2019: l’Italia vuol vincere contro l’Australia all’esordio. Le azzurre devono crederci
“Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte, l’Italia chiamò“. L’inno di Mameli lo conosciamo tutti e questa esortazione ad unirsi per combattere è piuttosto chiara. E’ con lo stesso spirito, fiero e desideroso di superare ogni ostacolo, che la Nazionale italiana di calcio femminile inizierà la sua avventura nei Mondiali 2019. Allo Stade du Hainaut a Valenciennes le azzurre scenderanno in campo contro l’Australia, nella prima sfida valida per il gruppo C.
Sulla carta una partita difficile: le australiane sono una compagine forte fisicamente, con lo spauracchio Sam Kerr che fa tremare i polsi. Tuttavia i recenti ko nelle amichevoli disputate e una squadra che sotto la nuova gestione tecnica di Milicic ha qualche contraddizione tattica possono confortare. Le nostre portacolori, poi, non sono giocatrici da poco. Il grande percorso nelle qualificazioni mondiali (7 vittorie e 1 sconfitta) è tanta roba, al pari degli ottimi risultati ottenuti nelle amichevoli di lusso contro la Francia (pari 1-1 a Marsiglia) e contro la Svezia (vittoria 1-0 a Cremona). Riscontri che hanno accresciuto l’autostima del gruppo di Milena Bertolini, che si presenta ai nastri di partenza di questa competizione con tanta voglia di far bene.
L’Italia vuol vincere in questo esordio e ha le chance per farlo. Il gioco propositivo proposto da Bertolini, nel corso della sua gestione, ha esaltato le qualità realizzative di Cristiana Girelli (29 gol in azzurro), nonché di Barbara Bonansea e di Daniela Sabatino. In particolare, l’esterno della Juventus è calciatrice in grado di creare situazioni di superiorità numerica in fase di possesso di palla, avendo modo di rendersi pericolosa in zona gol. Una squadra che gira grazie all’ottima regia di Manuela Giugliano. La centrocampista del Milan sa disegnare calcio come poche e, dotata di un’ottima visione di gioco, detta i tempi della manovra in maniera puntuale. Il supporto in mediana, poi, di Aurora Galli e di Valentina Cernoia sarà indispensabile per conciliare qualità e quantità, cercando di bucare la difesa avversaria anche con inserimenti senza palla.
Le frecce nella faretra italiana sono diverse e non resta che dimostrarlo sul rettangolo verde francese. Il tempo delle chiacchiere è finito e ora sarà il “Pallone” a parlare, augurandoci che si esprima in un buon italiano.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Alessio Tarpini / LPS