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Calcio, Mondiali U20 2019 Italia-Ucraina: gli azzurrini di Nicolato per la storia. A caccia della finalissima

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Adesso non è il momento di smettere di stupire. Paolo Nicolato e il suo manipolo di ragazzi sono pronti a spingersi lì dove nessuno in precedenza era mai arrivato: alla finale del Mondiale Under 20 di calcio. Dopo aver superato il Mali 4-2 nei quarti di finale, al termine di una partita rocambolesca decisa in gran parte dal talento di Andrea Pinamonti, sulla strada degli azzurrini ora si pone un nuovo ostacolo: l’Ucraina. Una nazionale sorniona, arrivata al gran ballo delle “Magnifiche 4” sottotraccia ma con un’identità di gioco ben definita venuta fuori nel corso del torneo.

Sarà una semifinale, quella che vedrà il suo via domani alle ore 17.30, tutta da decifrare: i rivali dell’Est Europa infatti non avranno fra i pali Andriy Lunin, che è stato convocato dal ct della nazionale maggiore Andriy Shevchenko per aiutare i “big” nel loro percorso di qualificazione all’Europeo 2020, ma potranno contare comunque dell’estremo difensore della Dinamo Kiev Vladyslav Kucheruk che verrà protetto dalla difesa a cinque schierata solitamente da mister Petrakov.

Sulla carta un modulo difensivo quindi, almeno in partenza, ma guai a sottovalutare il lavoro sugli esterni di Kashchuk e Buletsa – che dovrebbero essere i titolari, in un undici di base che sarà privo del centrocampista squalificato Tsitaishvili – in grado di lavorare sull’ampiezza creando quella superiorità numerica necessaria a scatenare il talento e la furbizia del trio Popov-Buleka-Sikan, con quest’ultimo in particolare capace di decidere il quarto di finale contro l’Ecuador (1-0) e di indirizzare il confronto chiuso in goleada negli ottavi contro Panama (4-1, per lui una doppietta).

In casa Italia sarà quindi necessario porre attenzione ai dettagli, cosa che però è usuale fra gli azzurrini. Davanti al confermatissimo Plizzari (capace di parare due rigori durante il corso della rassegna iridata), il terzetto difensivo formato da Gabbia-Del Prato-Ranieri avrà il supporto sulle corsie di Bellanova e Tripaldelli, che quindi saranno spesso coinvolti in duelli uno contro uno coi dirimpettai ucraini. Anche a centrocampo non sono attese novità: la bacchetta da direttore d’orchestra per Esposito, con Pellegrini e Frattesi (suo il gol del definitivo 4-2 sul Mali) con compiti di copertura, inserimento e possibilità di innescare il duo d’attacco costituito da capitan Pinamonti (4 gol per lui sin qui) e da Scamacca, tanto utile per la squadra in fase di manovra quanto ancora a secco in fase realizzativa, e alla caccia disperata della rete che lo possa sbloccare, magari sul più bello.

Si giocherà allo Stadion Miejski w Gdyni a Gdynia, in un confronto che a questi livelli non vede precedenti fra le due formazioni, le quali comunque un po’ si conoscono avendo disputato l’anno scorso l’Europeo U19, dove l’Ucraina si fermò in semifinale e l’Italia venne battuta in finale, entrambe estromesse dal Portogallo che a questo Mondiale, dove era giunto da favorito, ha salutato la compagnia anzitempo.

 

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Foto: LaPresse

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