Ciclismo

Ciclismo, Jarlinson Pantano si ritira: “Tutto quello che dovevo fare in bici l’ho già fatto, smetto di combattere con l’UCI”

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Il colombiano Jarlinson Pantano si ritira dal ciclismo dopo la sospensione derivante dalla sua positività all’EPO: il ciclista continua a professarsi innocente, ma dice anche di non potersi più permettere battaglie legali con l’UCI. Il 30enne era stato provvisoriamente sospeso ad aprile dalla Trek-Segafredo.

Così Pantano a cyclingnews.com: “Sono un po ‘più calmo, ma è una situazione scomoda e la vita è cambiata molto per me. Non mi sarei mai aspettato di finire la mia carriera in questo modo. È stato un processo molto difficile, sono innocente, ma non avevo detto nulla perché dovevo combattere“.

Il controllo incriminato era avvenuto al di fuori delle competizioni il 26 febbraio, poi il 15 aprile era giunta la sospensione da parte della sua squadra, ora a meno di due mesi arriva la decisione di ritirarsi: “Non è un segreto che abbia avuto problemi di salute, e quest’anno ho scoperto altri due virus. Ho più di 60 controlli sul passaporto biologico“.

Troppo onerosa la battaglia con l’UCI, Pantano per questo motivo molla: “Ho deciso di non continuare a lottare con l’UCI perché la mia difesa costa molto, e ho già perso il mio posto nel team, quello che dovevo fare in bicicletta, l’ho già fatto, ringrazio tutti per il supporto“.

 

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: Radu Razvan Shutterstock.com

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