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Formula 1

F1, Verstappen-Leclerc e Hamilton-Vettel: i due casi a confronto, tra penalità e un regolamento stringente

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Sono passate tre settimane dal GP del Canada 2019, passato agli annali per l’episodio tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton: il pilota della Ferrari si trovava al comando, sbagliò una curva e finì fuoripista, rientrò sul tracciato ma secondo i commissari di gara ostruì l’alfiere della Mercedes. I giudici decisero dunque di infliggere cinque secondi di penalità al tedesco che si dovette accontentare del secondo posto mentre la vittoria finì nelle mani del britannico. Successivamente la Scuderia di Maranello presentò una richiesta di revisione apportando delle prove che avrebbero dovuto scagionare il proprio uomo ma tutto venne rigettato e venne confermata la decisione presa a Montreal.

Oggi è andato in scena il GP d’Olanda, Charles Leclerc si trovava al comando della gara a tre giri dal termine quando Max Verstappen lo ha attaccato in curva 1 e ha operato il sorpasso con una manovra discutibile: ha infatti costretto il monegasco ad allargare la traiettoria e poi c’è stato un contatto tra le ruote anteriori delle due monoposto. L’olandese ha vinto con 2.7 secondi di vantaggio sul suo avversario ma l’episodio è under-investigation e i commissari devono ancora decidere sul da farsi: possibile una penalità di 5” all’alfiere della Red Bull e di conseguenza vittoria a tavolino per l’uomo in rosso? Ne sapremo di più nelle prossime ore.

Le dinamiche dei due episodi sono decisamente differenti ma sono accomunate da un aspetto: sono due episodi di gara, l’apice di due lotte serrate tra i piloti. Il regolamento è troppo stringente e penalizzante nei confronti di certe manovre? Bisogna cambiare le carte in tavola?

 

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