Ciclismo
Giro del Delfinato 2019: Alberto Bettiol torna in gara per preparare il Tour de France
Il Re del Giro delle Fiandre è pronto a tornare in corsa. Alberto Bettiol, che dopo dodici anni di digiuno per l’Italia è riuscito a sbloccare questa maledizione trionfando nella Classica Monumento, sarà al via da domenica 9 giugno al Giro del Delfinato: il test più importante in vista del Tour de France. Il toscano della EF Education First ha già messo in chiaro i suoi obiettivi e dopo la breve corsa a tappa francese sarà tra i grandi protagonisti che vedremo giocarsi il titolo nazionale in Alta Val di Taro, sull’Appennino parmense. Dopodiché volerà nuovamente in terra transalpina dove affronterà il suo secondo Tour de France e sarà un prezioso supporto per il suo capitano Rigoberto Uran, che è alla caccia del podio dopo il secondo posto ottenuto nel 2017.
Il venticinquenne non gareggia dalla Liegi-Bastogne-Liegi, ha svolto un ritiro in altura, precisamente in Valtellina, e il Giro del Delfinato sarà un appuntamento fondamentale per capire la sua condizione attuale, dopo una prima parte di stagione che lo ha visto tra i grandi protagonisti del ciclismo internazionale. Questa breve corsa a tappe sarà anche importante per capire le possibili ambizioni in vista della Grande Boucle dove chissà, potrebbe rivelarsi come la punta tra i finisseur del pedale tricolore.
Ma parlando proprio del Giro del Delfinato, ci sono diverse tappe che potrebbero essere affini alle caratteristiche di Bettiol, mosse, con finali insidiosi, che fanno un po’ al caso suo. Sarà sicuramente uno degli uomini da tenere d’occhio nelle fasi decisive della corsa, anche se al contempo risulterà come l’appuntamento chiave in vista del Tour de France in cui vorrà farsi trovare pronto dalla sua squadra. Non si conoscono ancora i ruoli predefiniti in EF Education First per la Grande Boucle, ma sicuramente la compagine statunitense avrà in serbo qualcosa di importante per il giovane toscano dopo quanto dimostrato al Giro delle Fiandre. E attenzione, perché già nella prima tappa, che però dovrebbe essere riservata a velocisti, è presente il Muro di Grammont, uno dei passaggi più noti del Fiandre, lontano sì dal traguardo, però chissà che cosa potrebbe scattare nella testa di Alberto.
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Foto: Pier Colombo