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Giro del Delfinato 2019: Dylan Teuns trionfa in una seconda tappa durissima. Bardet e Porte perdono secondi

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Subito grandissimo spettacolo nella seconda tappa del Giro del Delfinato 2019: partenza da Mauriac, arrivo in quel di Craponne-sur-Arzon dopo 180 chilometri davvero molto nervosi con 8 GPM da percorrere e ben 4000 metri di dislivello. Ci si è messo anche il maltempo a rendere ancor più dura la giornata. Schermaglie tra i big: a trionfare però è stato Dylan Teuns che oltre a conquistare il successo, a due anni di distanza dall’ultimo, agguanta anche la Maglia Gialla di leader della classifica generale.

Fuga iniziale che è andata via di forza, con tantissimi grossi nomi a rendersi protagonisti, con l’obiettivo di far fatica in vista del prossimo Tour de France. Nell’attacco di giornata presenti Michal Kwiatkowski (Team Ineos), Jack Haig (Mitchelton-Scott), Benoit Cosnefroy (AG2R-La Mondiale), Julian Alaphilippe, Rémi Cavagna (Deceuninck-Quick Step), Emanuel Buchmann, Gregor Mühlberger (Bora-hansgrohe), Gorka Izagirre (Astana), Ruben Fernandez (Movistar), David Gaudu (Groupama-FDJ), Sepp Kuss (Jumbo-Visma), Carl Fredrik Hagen (Lotto Soudal), Alessandro De Marchi (CCC) e Tom Dumoulin (Sunweb).

Astana e Team Ineos a dettare l’andatura in testa al plotone principale: 2′ vantaggio massimo, con il gruppo che non ha lasciato troppo spazio. Scatti e controscatti tra i corridori davanti che non hanno trovato un grosso accordo, visto anche il percorso sfavorevole. Situazione che si è andata totalmente a rimescolare sul GPM della Côte de la Barbatte, dodici al comando: Philippe Gilbert e Petr Vakoc (Deceuninck-Quick Step), Dylan Teuns (Bahrain-Merida), Serge Pauwels e Pawel Bernas (CCC), Guillaume Martin (Wanty-Groupe Gobert), Rudy Molard (Groupama-FDJ), Mikaël Chérel (AG2R-La Mondiale), Alexey Lutsenko (Astana), Darwin Atapuma (Cofidis), Rob Power (Sunweb) e Nils Politt (Katusha-Alpecin).

Sull’ultimo GPM di giornata, Côte de Saint-Victor-sur-Arlanc, sono iniziati gli scatti nel gruppo tra i big, con la EF guidata da Bettiol che ha lanciato Woods: a seguire il canadese Pinot, Froome, Quintana, Fuglsang e Yates. Nel frattempo davanti sono rimasti in due: Guillaume Martin (Wanty-Groupe Gobert) e Dylan Teuns (Bahrain-Merida).

Non c’è stata gran collaborazione tra i big, quindi la coppia al comando è riuscita ad andarsi a giocare il successo. Teuns si volta, Martin parte a sorpresa ma la durezza dell’arrivo e il maggior spunto veloce premiano il belga. Abbuoni anche per Fuglsang che regola il plotone dei big. Perdono secondi Romain Bardet e Richie Porte, rimasti staccati.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: LaPresse

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