Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Ciclismo
Giro d’Italia 2019: chi è Richard Carapaz, il nuovo eroe nazionale dell’Ecuador
Si profila una storica prima volta sulle strade del Giro d’Italia 2019 che si concluderà domani con la cronometro individuale: Richard Carapaz ha ipotecato la vittoria finale al termine di una ventesima tappa corsa da padrone incontrastato, nella quale ha pienamente legittimato il risultato dimostrando ancora una volta di avere un passo decisamente superiore in salita rispetto ai diretti avversari Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Nella prestigiosa cornice dell’Arena di Verona, il capitano della Movistar regalerà all’Ecuador un trionfo inedito e diventerà il secondo corridore sudamericano dopo Nairo Quintana nel 2014 a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della corsa.
Davvero difficile ipotizzare un simile finale alla vigilia della partenza da Bologna: Carapaz si presentava all’appuntamento sicuramente in buona condizione avendo vinto ad inizio maggio la Vuelta Asturias, ma non sembrava in grado di poter competere alla pari con gli uomini più attesi. La prima settimana ha dimostrato le difficoltà a cronometro dell’ecuadoriano, ma la vittoria sullo strappo di Frascati era già un evidente segnale, non colto purtroppo dagli avversari. L’eccessivo tatticismo tra Nibali e Roglic sulle prime salite ha permesso al corridore della Movistar di lanciarsi all’attacco e recuperare terreno andando a conquistare la Maglia Rosa nella tappa di Courmayeur e difendendola con grande serenità nella terza settimana. L’unico che è sembrato poter mettere in difficoltà Carapaz è stato il compagno di squadra Mikel Landa, costretto però dalle circostanze della corsa al ruolo di gregario.
Professionista dal 2017, il giovane scalatore ecuadoriano che ha appena compiuto 26 anni è stato protagonista di una vera e propria esplosione nelle ultime due stagioni. Lo scorso anno si era presentato al Giro d’Italia da quasi totale sconosciuto aggiudicandosi la prestigiosa tappa di Montevergine di Mercogliano e chiudendo al quarto posto nella classifica generale: un risultato che se da un lato avrebbe potuto suggerire maggiore attenzione nei suoi confronti, dall’altro lato non basta da solo a spiegare la vittoria. Sul podio dell’edizione 2018 era salito ad esempio anche Miguel Angel Lopez, senza dubbio molto sfortunato quest’anno ma nel complesso apparso comunque meno competitivo rispetto a Carapaz, autore di una crescita esponenziale soprattutto dal punto di vista della personalità in corsa e della sicurezza nei momenti più delicati.
Nato e cresciuto ad El Carmelo, nella comunità di La Playa nel canton Tulcan, il corridore ecuadoriano ha vissuto sempre a stretto contatto con il ciclismo: la moglie ad esempio gestisce un negozio di materiale tecnico per la bicicletta, mentre il suocero lo ha scoperto ed allenato prima del passaggio alla formazione colombiana Strongman-Campagnolo Wilier. Le sue imprese al Giro d’Italia hanno letteralmente paralizzato un intero paese, con tanto di uffici pubblici e negozi chiusi per seguire la conquista della Maglia Rosa da parte del nuovo eroe nazionale. Il console ecuadoriano in Italia ha già annunciato la propria presenza a Verona per la premiazione e considerata la giovane età, la stella di Richard Carapaz potrebbe brillare ancora molto a lungo.
[embedit snippet=”adsense-articolo”]
roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Pier Colombo