Seguici su

Ciclismo

Giro d’Italia 2019, Richard Carapaz bravo e furbo: ha colto l’occasione della vita. Decisivo l’errore tattico di Nibali e Roglic

Pubblicato

il

La fortuna si sa, aiuta gli audaci. Un po’ di buona sorte è sicuramente stata utile ad un fenomenale Richard Carapaz per riuscire a vincere il Giro d’Italia 2019. L’ecuadoregno è stato ovviamente eccellente in salita, dove ha dimostrato di essere tra i più in palla di tutto il gruppo, ma ha sfruttato di sicuro il grosso aiuto dato dai suoi rivali, che per ben due volte l’hanno lasciato scappare via. In ogni caso un successo davvero meritatissimo per il capitano della Movistar che oggi a Verona ha potuto esultare.

Il sudamericano ha colto l’occasione della vita. Fino ad ora infatti non si era mai espresso a questi livelli, salvo la quarta piazza conclusiva conquistata nella Corsa Rosa del 2018. Nella griglia di partenza di quest’anno non era assolutamente tra i papabili per il podio: davanti a lui c’erano almeno sei corridori e per di più si ritrovava in squadra un uomo come Mikel Landa che avrebbe dovuto avere i gradi di capitano. Le gerarchie però sono cambiate strada facendo e proprio l’iberico si è ritrovato a dover svolgere il ruolo di spalla per l’ecuadoregno.

Dalla vittoria di Frascati, da vero e proprio finisseur, in poi, Carapaz è cresciuto giorno dopo giorno, soffrendo solamente nelle prove contro il tempo, vero e proprio tallone d’Achille. In salita l’ecuadoregno ha dato spettacolo, guadagnando costantemente su tutti i rivali e non perdendo mai la ruota di un offensivo Vincenzo Nibali. Sfruttata poi la clamorosa indecisione a Courmayeur tra lo stesso siciliano e Roglic: come dice il proverbio “Tra i due litiganti il terzo gode”… Il vantaggio accumulato è stato davvero ampio e irrecuperabile. Da sottolineare c’è anche l’ottimo lavoro di squadra, con la Movistar che è stata perfetta in ogni occasione, per trascinare Carapaz al trionfo.

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

gianluca.bruno@oasport.it

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità