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Golf, US Open 2019: Gary Woodland balza al comando dopo il secondo giro. 19° Francesco Molinari, tagliato Renato Paratore

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Finisce un po’ a sorpresa il secondo giro dello US Open, terzo Major dell’anno per la stagione golfistica, a Pebble Beach. Tra i molti litiganti, a issarsi al comando è l’americano Gary Woodland, che in 65 colpi riesce a mettere insieme quel -6 che gli consente di arrivare a un complessivo -9 e dunque di guardare tutti dall’alto verso il basso. Woodland vanta tre vittorie sul PGA Tour e il sesto posto al PGA Championship 2018 quale miglior risultato nei quattro tornei maggiori.

E’ Justin Rose il primo inseguitore: l’inglese gira in -1 e si colloca dunque a -7 in seconda posizione, proprio davanti al sudafricano Louis Oosthuizen (-6, anche per lui -1 di giornata) e al duo composto dall’americano Aaron Wise e dal nordirlandese Rory McIlroy, entrambi a -5 dopo aver girato rispettivamente pari con il par e in -2. Sesta posizione per il quartetto statunitense formato da Chez Reavie, Chesson Hadley, Matt Kuchar e Brooks Koepka e dall’inglese Matt Wallace, tutti a -4.

Francesco Molinari conclude, con il suo +1 viziato dal doppio bogey alla 8 e bogey alla 9 (per lui ultime buche, dato che è partito dalla 10), al 19° posto con uno score di -2, appena dietro al gruppo degli undicesimi (con gli spagnoli Jon Rahm e Sergio Garcia e l’altro americano Xander Schauffele) e assieme a Dustin Johnson, all’inglese Matthew Fitzpatrick e al redivivo Jim Furyk. Nessuna speranza, invece, per Renato Paratore, che al suo primo Major non supera il taglio: +3 di giornata, +7 complessivo.

Vanno avanti senza problemi diversi big, tra cui Phil Mickelson (-1), Tiger Woods (pari con il par), Bryson DeChambeau, Rickie Fowler (+1), Martin Kaymer e Tommy Fleetwood (+2). Subiscono il taglio vari big americani e non: si va da Tony Finau, Justin Thomas, Patton Kizzire, Kevin Na, Keegan Bradley, Bubba Watson, ai danesi Thorbjorn Olesen e Lucas Bjerregaard, al thailandese Kiradech Aphibarnrat, all’inglese Ian Poulter, soltanto per citarne alcuni.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: masuti / Shutterstock

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