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Golf, US Open 2019: Gary Woodland si conferma al comando dopo il terzo giro, Francesco Molinari 17°
Restano soltanto 18 buche alla conclusione dello U.S. Open 2019, terzo Major della stagione golfistica internazionale che si sta svolgendo presso la storica cornice del Golf Links di Pebble Beach, in California (Stati Uniti d’America). Nella notte italiana è terminato anche il terzo giro e la classifica provvisoria si è delineata maggiormente, con diversi protagonisti attesi alla vigilia nella posizioni di testa e con tutte le carte in regola per uno spettacolo avvincente ed appassionante nell’ultima giornata. Dopo aver preso il comando al termine della seconda tornata, lo statunitense Gary Woodland è riuscito a difendersi dal ritorno degli avversari mettendo a segno un 69 (-2 di giornata) ed allungando in prima posizione con lo score complessivo di -11. Il 35enne di Topeka (Kansas, USA) è partito al meglio con due birdie nelle prime sei buche (alla 4 e alla 6), ha perso un colpo con il bogey alla 8 e nella seconda parte del tracciato ha realizzato un solo birdie alla 11 per poi chiudere con sette par consecutivi. Il giocatore americano proverà a conquistare il primo Major della propria carriera dopo aver collezionato tre vittorie sul PGA Tour, ma la concorrenza non mancherà.
Lo sfidante più accreditato è sicuramente l’inglese Justin Rose, che insegue ad un solo colpo di svantaggio con lo score di -10 per il torneo. Il britannico sembra aver ritrovato la propria condizione migliore e con cinque birdie e due bogey di giornata ha accorciato il distacco mettendosi in ottima posizione per cercare il sorpasso nell’ultimo giro. La medaglia d’oro olimpica di Rio 2016 andrà a caccia del secondo titolo nel prestigioso torneo dopo il successo nel 2013 al Merion Golf Club di Haverford Township, in Pennsylvania (Stati Uniti d’America). Spaventa e non poco la presenza di Brooks Koepka, in compagnia dello statunitense Chez Reavie e del sudafricano Louis Oosthuizen, nel terzetto che occupa la terza posizione provvisoria con lo score di -7. Il giocatore americano ha vinto le ultime due edizioni disputate (nel 2017 e nel 2018) e si è aggiudicato anche il PGA Championship in questa stagione, dimostrandosi uomo particolarmente adatto ai grandi appuntamenti.
Soltanto un colpo più indietro il nordirlandese Rory McIlroy (-6), reduce dal successo al Canadian Open e con un distacco ancora recuperabile nei confronti della testa della classifica. Sicuramente più complicato il compito della coppia statunitense formata da Matt Kuchar e Chesson Hadley (-5) in settima posizione, mentre sarà difficile vedere in testa alla classifica generale al termine dell’ultimo giro uno tra lo spagnolo Jon Rahm, lo svedese Henrik Stenson, il nordirlandese Graeme McDowell e gli inglesi Matt Wallace e Danny Willett (-4). Tra gli attesi protagonisti della vigilia, da segnalare il terzetto composto dallo statunitense Xander Schuaffele, dall’australiano Adam Scott e dal sudcoreano Byeong Hun An, appena fuori dalla top10 provvisoria, e la ventisettesima posizione di Tiger Woods, dopo 54 buche in pari con il par per il torneo.
Francesco Molinari (-2) ha chiuso il proprio terzo giro in 71 colpi guadagnando un paio di posizioni e salendo al 17° posto, ma può ancora una volta recriminare per qualche errore di troppo. Il fuoriclasse azzurro è partito in maniera decisamente positiva con due birdie consecutivi alla terza ed alla quarta buca, ma ha subito perso un colpo al par 3 della 5. Dopo il terzo birdie di giornata alla buca successiva, il giocatore italiano ha compromesso la rimonta con un doppio bogey alla 7, sbagliando completamente il primo colpo e non riuscendo a recuperare. Nella seconda parte il 36enne torinese ha firmato un altro birdie alla 14 incappando però per la seconda volta consecutiva in un bogey alla 18 e chiudendo in pari con il par. Considerato il distacco troppo ampio dalla testa della classifica, l’obiettivo principale per la giornata finale sarà quello di entrare nella top10 per un piazzamento di prestigio. In compagnia di Molinari si trovano anche lo statunitense Dustin Johnson e il sorprendente americano Brandon Wu, il migliore tra gli amateur al momento.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: masuti / Shutterstock.com