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Golf, US Open 2019: Justin Rose al comando dopo il primo giro, ottavo Francesco Molinari! Renato Paratore in difficoltà
Si è concluso nella notte italiana il primo giro dello U.S. Open 2019, terzo Major della stagione golfistica internazionale in corso di svolgimento presso il leggendario percorso del Golf Links di Pebble Beach, in California (Stati Uniti d’America). Le condizioni atmosferiche ideali, con vento leggero e temperatura gradevole, hanno favorito lo spettacolo permettendo a ben trentanove giocatori di scendere sotto il par (seconda miglior prestazione complessiva nel torneo alle spalle del record di 44). La maggior parte dei protagonisti più attesi non ha deluso le aspettative inserendosi comunque nelle posizioni di vertice: se la situazione dovesse rimanere la stessa, il fine settimana regalerà sicuramente un duello appassionante per la conquista del titolo.
La partenza migliore è stata quella dell’inglese Justin Rose, da poco scivolato al n.4 del ranking mondiale dopo un avvio di stagione non proprio all’altezza delle aspettative soprattutto negli appuntamenti più importanti. Il giocatore britannico ha firmato un giro in 65 chiudendo con lo score di -6 ed eguagliando la prestazione offerta da Tiger Woods nel 2000, quando il fuoriclasse statunitense dominò la competizione vincendo con 15 colpi di vantaggio sul secondo classificato. Rose ha già conquistato lo U.S. Open nel 2013 ed ha cominciato al meglio il cammino verso la seconda affermazione personale trovando un eagle e due birdie nelle prime nove buche (oltre all’unico bogey di giornata, al par 4 della 8) e soprattutto finendo nella miglior maniera possibile con tre birdie consecutivi nelle ultime tre buche, prendendosi la prima posizione solitaria.
La classifica è comunque ancora decisamente compatta e subito alle spalle dell’inglese, con uno score complessivo di -5, si trova un quartetto composto dagli statunitensi Rickie Fowler, sempre alla ricerca del primo successo della carriera in un Major dopo un numero decisamente impressionante di piazzamenti (dieci top10 con tre secondi posti), Xander Schauffele, autore di uno spettacolare eagle alla 18, ed Aaron Wise, tra le principali sorprese di giornata considerata la giovane età (22 anni), e dal sudafricano Louis Oosthuizen, partito fortissimo con un eagle alla 10, la sua seconda buca di giornata. La sesta posizione provvisoria è occupata invece dalla coppia statunitense formata da Scott Piercy e Nate Lashley, entrambi con lo score di -4. Gruppo decisamente numeroso in ottava posizione con un colpo di ritardo: ne fanno parte l’austriaco Sepp Straka, l’argentino Emiliano Grillo, lo svedese Henrik Stenson, gli statunitensi Gary Woodland, Chez Reavie e Chesson Hadley e due nomi di primo piano del panorama internazionale. Il primo è quello del fuoriclasse nordirlandese Rory McIlroy, reduce dal trionfo al Canadian Open e alla caccia del quinto Major della carriera.
Il secondo è invece quello di un più che positivo Francesco Molinari. Il fuoriclasse azzurro sembra essere tornato al meglio della condizione dopo un periodo non propriamente eccezionale e ha messo a segno un giro in 68 all’insegna della grande regolarità, da sempre la dote principale del giocatore torinese. L’italiano, n.6 del ranking mondiale, è partito al meglio con tre birdie nelle prime sette buche incappando subito dopo nell’unico bogey di giornata, al par 4 della 9. Nella seconda parte del tracciato l’azzurro non ha commesso alcuna sbavatura guadagnando la top10 provvisoria con un birdie alla 18. La partenza permette di guardare con estrema fiducia al proseguimento del torneo per il trionfatore dell’Open Championship 2018. Soltanto un colpo più indietro il principale favorito della vigilia, lo statunitense Brooks Koepka (-2), due volte vincitore del titolo nel 2017 e nel 2018. Tiger Woods (-1) è riuscito a chiudere un ottimo primo giro e non dovrebbe rischiare il taglio come accaduto al PGA Championship, mentre da segnalare anche la prestazione superlativa del norvegese Viktor Hovland (-2), miglior amateur della prima giornata.
Partenza complicata invece per Renato Paratore, che si è guadagnato il primo Major della carriera passando attraverso il torneo di qualificazione europeo. Il 22enne romano ha iniziato il proprio giro decisamente contratto incappando subito in un doppio bogey, ma ha avuto il merito di non perdere la concentrazione e ha chiuso con lo score di +4 per il torneo, tenendo aperta la possibilità di risalire posizioni e superare il taglio. Tra coloro che non hanno brillato nella prima giornata le principali sorprese sono il danese Lucas Bjerregaard (+9), autore di un disastroso 11 alla buca 18 dopo essere finito ripetutamente in acqua e lo statunitense Patton Kizzire (+9).
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Valerio Origo