Ciclismo
‘La Fagianata di Magrini’: “Nibali può fare podio al Tour de France. Roglic ha avuto la dissenteria. Aru tornerà sui suoi livelli”
Riccardo Magrini, noto commentatore tecnico di Eurosport, ci racconta il “suo” Giro d’Italia 2019 con “La Fagianata”, rubrica giornaliera che potrete leggere ogni sera su OA Sport.
VENTUNESIMA ED ULTIMA TAPPA GIRO D’ITALIA 2019
CHAD HAGA, UN VINCITORE A SORPRESA NELLA CRONOMETRO DI VERONA
Su Campenaerts non ci ho preso io, ma non ci ha preso nessuno. E’ stato bravo Haga. Era rimasto coinvolto in un incidente tre anni fa, fu investito da una macchina durante un allenamento in Spagna. Era tutto segnato sul viso, porta ancora i segni di questo incidente. Ha rischiato di smettere, per cui la vittoria di oggi è sicuramente meritata per quello che ha passato.
ROGLIC HA STRAPPATO IL TERZO GRADINO DEL PODIO A LANDA
Roglic ha fatto una buona cronometro. Anche Landa è andato forte, di solito i suoi standard non sono questi. Il podio di Roglic comunque è meritato.
SENZA IL TATTICISMO DI COURMAYEUR, PROBABILMENTE VINCENZO NIBALI AVREBBE VINTO IL GIRO
Courmayeur ha marcato questo Giro d’Italia che poteva prendere un altro aspetto se non avessero sottovalutato Carapaz, che poi da lì in avanti ha sempre guadagnato, quindi la sua è una vittoria stra-meritata. Però qualche pensiero a Nibali resta di sicuro. E’ sempre stato lì, ha avuto sempre il pallino del comando. Certamente è stato il più continuo, è l’unico che ha attaccato. A parte sul Manghen, poi è sempre stato protagonista e ha avuto il coraggio di fare qualcosa. Una vittoria di tappa se la sarebbe meritata.
LA GRANDE OCCASIONE PERSA PER VINCENZO NIBALI: GLI AVVERSARI ERANO DAVVERO COSI’ FORTI?
Roglic è stato male. Ha avuto la dissenteria, questo nessuno l’ha detto. Sono stati bravi a mascherare questa cosa, però ha avuto problemi di stomaco. Secondo me è un corridore affidabile per gli anni prossimi, così come Carapaz. I corridori non sono andati piano, attaccare era difficile perché le velocità erano elevate.
UN PERCORSO DELUDENTE NELL’ARCO DELLE TRE SETTIMANE
A questo Giro è mancato il percorso. L’avevamo sopravvalutato nella durezza, forse anche gli stessi corridori. I dislivelli ci sono stati, per carità, ma erano messi male. L’unico arrivo giusto è stato quello di Ceresole, dove però è arrivata la fuga.
I PROMOSSI
Carapaz sicuramente, che è stato anche la grande sorpresa di questo Giro. Poi Nibali, Roglic, Landa e Mollema. I primi cinque tutti promossi.
I BOCCIATI
Lopez lo metto tra i bocciati perché, a parte la sfortuna che ha avuto, doveva essere più convinto negli attacchi. Ha vinto la classifica dei giovani contro nessuno. Bocciato Yates, completamente inesistente. Bocciato Formolo: quando uno dichiara di puntare alla top5 e arriva 15mo, qualche domanda deve farsela.
LE SORPRESE
Le sorprese sono Masnada, Ciccone e Cima, che ha vinto una tappa rocambolesca, nessuno ci avrebbe scommesso su un successo della Nippo-Fantini.
IL RIMANDATO A…LUGLIO
Viviani rimandato al Tour, perché lui la vittoria sul campo l’aveva conquistata, poi dopo la squalifica non ha più trovato il bandolo della matassa.
SE DAMIANO CARUSO FOSSE CAPITANO IN UN GRANDE GIRO, DOVE POTREBBE ARRIVARE?
Damiano Caruso è un super gregario, veramente un’ottima spalla. Un azzurro molto importante anche per la Nazionale di Cassani. Nei 10 in un Grande Giro ci potrebbe stare, vincere la vedo dura.
NIBALI DICE DI NON PUNTARE ALLA CLASSIFICA AL TOUR DE FRANCE: E’ INIZIATA LA PRE-TATTICA?
Io credo che Nibali al Tour de France possa fare classifica tranquillamente. Può pensare al podio e magari anche a vincere una tappa. Il Giro è stato duro, anche a causa del maltempo, la fatica l’hanno fatta. Però lo vedo più sereno e maturo, al Tour gli si adatteranno meglio anche le salite. Fa un po’ di pretattica, non vuole creare troppe aspettative. Meglio arrivarci a fari spenti.
11 PODI NEI GRANDI GIRI PER NIBALI, -2 DAL RECORD DI ANQUETIL: PUO’ RAGGIUNGERLO?
Negli anni credo che possa raggiungere Anquetil. Ha ancora 5 stagioni per me. Lo vedi che è serio, affidabile, ha la famiglia che lo supporta. Ha un contorno che lo fa stare bene. Queste sono cose importanti.
COME ESCE L’ITALIA DA QUESTO GIRO
L’Italia esce bene. Gli azzurri hanno vinto tappe, sono stati protagonisti, Ciccone che ha vinto a Ponte di Legno e si è preso la maglia azzurra, Cataldo che ha vinto a Como, Masnada a L’Aquila con Conti in maglia rosa, il trionfo di Cima. Sono stati protagonisti, non si sono comportati male. Nibali è arrivato secondo. Ci siamo fatti notare.
5 CORRIDORI ITALIANI SU CUI PUNTARE NELLE CORSE A TAPPE DEI PROSSIMI ANNI
Ciccone sicuramente, mi piace Carboni, che potrebbe avere un buon futuro, spero in Conci, che qui ha fatto fatica. Moscon lo vedo più adatto alle corse di un giorno. Andrea Piccolo sicuramente è un ottimo corridore, così come Antonio Tiberi e aggiungerei pure Andrea Bagioli.
FABIO ARU PUO’ TORNARE QUELLO DI UN TEMPO?
Speriamo che Aru riesca a fare la Vuelta, sarebbe già una bella cosa. Se aveva un problema del genere alla gamba e l’ha risolto, io penso che possa tornare a lottare per i Grandi Giri. Lui in pratica non poteva usare una gamba, così è difficile pedalare…
Fortunatamente è riuscito a trovare questo difetto ed può tornare come prima ai suoi livelli. Ricordiamoci che Aru è più giovane di Roglic.
ED ORA…IL TOUR DE FRANCE
Mi auguro che i grandi al Tour ci diano più emozioni. Non che qui siano mancate, ma quando i primi della classe non riescono a lottare per le vittorie di tappa, come successo al Giro, non è bellissimo. Mi aspetto il quinto Tour di Froome, è il mio favorito, anche se non sarà facile. I francesi sono cattivi quest’anno.
Rubrica a cura di Riccardo Magrini, commentatore tecnico Eurosport
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