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MotoGP, GP Catalogna 2019: Fabio Quartararo non è più una sorpresa. Futuro da pilota ufficiale in Yamaha?

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Ha compiuto da poco i 20 anni, esattamente il 20 aprile, essendo un classe 1999. È al suo primo anno nella classe regina, ed è quindi a tutti gli effetti un rookie, ma Fabio Quartararo sta davvero impressionando il Motomondiale. Il rappresentante del team Yamaha Petronas, infatti, ha già messo in cascina in questo suo primo anno in MotoGP due pole position (entrambe in Spagna, a Jerez de la Frontera ed oggi al Montmelò), due giri veloci in gara (all’esordio a Losail ed in casa a Le Mans) e quattro arrivi in zona punti.

Ecco, andando a cercare il classico pelo nell’uovo, al francese sta mancando solamente la prestazione domenicale. Qualche errore suo (e vista l’età ci può anche stare) un pizzico di sfortuna (specialmente nel Gran Premio di Spagna quando la sua M1 lo ha abbandonato quando era secondo alla caccia di Marc Marquez) e una moto non sempre performante, lo stanno relegando al 12esimo posto nella classifica generale con 31 punti, 3 in meno del compagno di scuderia Franco Morbidelli.

Al netto di questi calcoli, come detto, il nativo di Nizza, sta davvero facendo grandissime cose nella classe regina. Nessun timore reverenziale o patema, ma solamente tanta voglia di dimostrare il proprio valore, dopo diversi anni con ben poche soddisfazioni. Vi ricordate? Quartararo esordì in Moto3 a soli 15 anni con l’attestato di “predestinato”. Un’etichetta che, a quanto pare, è pesata parecchio ad un ragazzo così giovane che, tra la classe più leggera e la Moto2 non ha centrato che una vittoria ed una manciata di podi.

Il suo sbarco in MotoGP, annunciato con largo anticipo un anno fa, sembrava decisamente prematuro ed il classico errore che avrebbe potuto mettere la parola “fine” ad una carriera mai nata. “El Diablo” (questo è il suo soprannome), invece, sta facendo cose egregie anche al piano superiore e lo dimostra gara dopo gara. Il suo ambiente nel team Petronas è ideale e la Yamaha se lo sta coccolando perché sa di avere tra le mani un diamante lucentissimo che va solo sgrezzato.

Sembra solamente questione di tempo e il nizzardo arriverà nel team ufficiale. Il problema sarà capire quando avverrà. Già nel 2020 nel caso Maverick Vinales continuasse a deludere? Nel 2021 quando Valentino Rossi appenderà i guanti al chiodo? La seconda opzione, oggettivamente, sembra la più realistica, ma ad Iwata sanno anche perfettamente che un talento non va tarpato ma esaltato, sin da subito. Perché non va mai perso tempo in questo mondo.

Queste valutazioni le lasciamo volentieri alla casa madre nipponica, noi intanto ci gustiamo le prodezze di Quartararo che, sin da domani, andrà a caccia del primo podio in MotoGP. Le carte in regola le ha e lo ha ampiamente dimostrato. Al numero 20 manca solamente il guizzo giusto nel corso della gara. E, visti i presupposti, non dovrebbe mancare molto per vederlo…

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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