MotoGP
MotoGP, GP Catalogna 2019: il valzer del fato sorride a Marquez e Quartararo, molti rimpianti per uno spettacolo mai nato
Il GP della Catalogna ha servito un dessert doppiamente amaro allo spettacolo del Motomondiale, perché non solo ha di fatto impedito alla corsa di poter entrare nel suo vivo e regalare le emozioni alle quali il pubblico – sia in pista che a casa, davanti alla tv – si aspettava di poter assistere ma ha probabilmente messo una pietra definitiva su quel compito che già prima sembrava essere di difficoltà estrema, di riuscire a fermare l’alieno Marc Marquez dalla conquista del suo ottavo campionato del mondo.
L’harakiri di Jorge Lorenzo in curva 10 (clicca qui per il video dell’incidente) che ha eliminato in un colpo solo il principale inseguitore del Cabroncito in classifica, ovvero Andrea Dovizioso, assieme a Valentino Rossi e al sempre più sfortunato Maverick Viñales, porta a 37 punti il divario tra il pilota della Honda e il primo del gruppetto che lo segue formato dal forlivese, Alex Rins e Danilo Petrucci; un regalo grande, enorme, che a un pilota come Marquez non serviva affatto ma sul quale, col senno di poi, è inutile recriminare. Il motociclismo è fatto di episodi e lo spagnolo durante la sua carriera memorabile è spesso stato dal lato giusto di questo tipo di avvenimenti, ma è risaputo che la fortuna aiuti soprattutto gli audaci.
La bella battaglia che ha portato Petrucci a conquistare il suo terzo podio consecutivo può rappresentare un piccolo spiraglio positivo per i nostri colori, in una giornata dominata dai padroni di casa anche nelle altre classi; l’umbro è ora in piena lotta con il compagno per il titolo di primo tra i mortali e da questo GP, ancora più che dopo il Mugello, sarà necessario vederlo cattivo e determinato ad attaccare in ogni occasione e non più a recitare il ruolo dello scudiero d’oro dell’amico-compagno.
Per Rossi e Viñales la domenica è andata possibilmente ancora peggio: i problemi di una Yamaha che sembra essere sempre la stessa da ormai tante stagioni mentre i rivali migliorano si erano resi meno noti sul tracciato catalano ed entrambi i centauri erano fiduciosi di poter competere quantomeno per il podio, ragion per cui questo doppio zero fa ancora più male; in particolare lo spagnolo si sta rivelando come l’erede di Dani Pedrosa in quanto a sfortune varie, per l’ennesima volta vittima incolpevole di una manovra forzata altrui. Chi esce da Barcellona con un sorriso a trentadue denti è certamente invece Fabio Quartararo che ha ottenuto davvero il massimo dalla sua Yamaha Petronas SRT conquistando la pole e un preziosissimo secondo posto a dieci giorni dall’operazione per curare la sindrome compartimentale al braccio destro.
Il Mondiale, visto lo strapotere tecnico di Marquez e di quella Honda cucita a sua misura, diventa ora un miraggio per chiunque altro ma già i test di oggi proprio su questa stessa pista potranno dare il via alla seconda parte virtuale di stagione, dove l’obiettivo sarà quello di non mollare aspettando che la ruota del fato possa girare per tutti.
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Foto: Valerio Origo