MotoGP
MotoGP, GP Catalogna 2019: una gara con tanti pretendenti credibili, chi la spunterà al Montmelò?
Il settimo capitolo del Mondiale di MotoGP 2019 si annuncia come uno dei più imprevedibili e indecifrabili di questo primo scorcio di stagione. Tutti i top team hanno concrete chance di primeggiare in vista del Gran Premio di Catalogna, per un motivo o per un altro, e non c’è un nome di favorito sopra tutti gli altri.
Al Montmelò, per esempio, non è per nulla scontato che Marc Marquez possa dominare la scena come spesso è capitato allo spagnolo in questa stagione o negli ultimi anni. Il campione del mondo ha dimostrato di avere un ottimo ritmo con la sua Honda, specialmente con le gomme hard (che oggi dovrebbero essere le soluzioni ideali visto il caldo annunciato al Montmelò) ma ha anche capito che non dispone di quel margine di sicurezza che potrebbe garantirgli un facile successo. Se vorrà vincere per la seconda volta il GP di casa nella classe regina dovrà metterci del suo e, conoscendo il Cabroncito, non farà fatica a metterlo in pratica.
Al suo inseguimento tantissimi pretendenti, come detto. Ducati, Suzuki e Yamaha sono pronte a sfruttare le proprie caratteristiche per emergere nella gara catalana. Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, per esempio, dovranno dimostrare che la GP19 non è quella vista ieri nel corso delle qualifiche. La moto di Borgo Panigale era additata come la migliore su questo circuito (essendo anche reduce da due successi consecuivi, nel 2017 proprio con il pilota romagnolo e nel 2018 con Jorge Lorenzo) ma non lo ha ancora dimostrato. In gara, solitamente, la moto bolognese sa dare il proprio meglio e la caccia verso il successo sarà ufficialmente aperta.
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Grandi chance le avrà anche la Suzuki, ovviamente riferendoci ad Alex Rins. Il nativo di Barcellona, infatti, ha mancato lo spunto in qualifica (e non è una novità) ma ha dimostrato nelle prove libere di avere un ritmo davvero eccellente. La moto giapponese sembra davvero volare sulla pista spagnola, nonostante perda in fatto di potenza sul lungo rettilineo di un chilometro. In curva, ed a livello di gomme, tutto fila per il verso giusto, per cui Rins cercherà il bis della vittoria di Austin, anche se sarà chiamato a risalire dalla ottava posizione della griglia.
Chi, tuttavia, ha brillato maggiormente nel corso del sabato del Montmelò è stata la Yamaha. No, non è un refuso, è tutto vero. Nelle qualifiche ben quattro moto di Iwata si sono piazzate nelle prime cinque posizioni, dimostrando come la moto giapponese sia a proprio agio su questo circuito. La pole strepitosa di Fabio Quartararo, la terzo posizione di Maverick Vinales (anche se poi gli è stata comminata una penalità di tre posizioni), e la seconda fila di Franco Morbidelli (poi divenuta prima fila) e Valentino Rossi fanno ovviamente ben sperare, ma com’è ben noto, la M1 sa essere spesso molto volubile. I passi indietro sono sempre dietro l’angolo e le motivazioni sono molteplici.
In primo luogo dovremo capire come risponderanno gli yamahisti ai circa 50° sull’asfalto incandescente di Barcellona. La moto, spesso, soffre da questo punto di vista e in ottica gara si rischierà di vivere una seconda parte in difesa. Se, invece, le gomme hard dimostreranno di tenere si potrà aprire ogni orizzonte. Le moto del team Petronas, per esempio, sono di un’altra categoria nei curvoni del T4 immettendosi nel rettilineo d’arrivo come nessun’altra. Le moto ufficiali, invece, hanno ottima conduzione nel tratto misto, ma pagano, e non poco, in fatto di chilometri orari.
In poche parole tutto è ancora da scrivere per quanto riguarda il Gran Premio di Catalaogna 2019. Si annuncia una lunghissima sfida tra numerosi protagonisti pronti a vincere. Chi la spunterà al Montmelò? Mai come in questa occasione il gruppo dei favoriti è ampio e indecifrabile. Non ci rimarrà che gustarci al meglio lo spettacolo della gara spagnola, con la Ducati che proverà a vincere per il terzo anno di fila e, non ultimo, a mantenere aperto un campionato nel quale Marc Marquez è pronto allo scatto decisivo.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: LaPresse