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MotoGP, Risultato GP Italia 2019: vittoria epica di Danilo Petrucci davanti a Marquez e Dovizioso! Rossi out e in crisi nera

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Alla faccia degli antibiotici e della condizione fisica non eccezionale! Danilo Petrucci vince un Gran Premio d’Italia 2019 della MotoGP quanto mai emozionante e spezza il suo tabù, centrando il primo successo della carriera nella classe regina proprio nella gara di casa. Nonostante da qualche giorno fosse debilitato, il pilota ex Pramac ha dato una dimostrazione di solidità incredibile e ha vinto con pieno merito una corsa nella quale ha gestito ogni aspetto nel migliore dei modi, regolando due rivali temibili come Marc Marquez (Honda) e il suo compagno di scuderia Andrea Dovizioso. Si ferma dopo appena sette giri, invece, la gara di Valentino Rossi che finisce nella ghiaia dell’Arrabbiata 2. Un weekend davvero da incubo per il “Dottore” che, dopo essere scattato dalla 18esima posizione, prova a risalire la china, quindi compie un “lungo” attaccando Joan Mir (Suzuki) prima di rovinare tutto di lì a poco, cadendo e mettendo la parola “fine” alla sua prova e, sostanzialmente, anche ai sogni di decimo titolo iridato. Su questo fronte tutto rimane nelle mani del campione del mondo che allunga leggermente su Dovizioso, ma toglie dalla lista dei rivali proprio il pilota di Tavullia.

Danilo Petrucci, dunque, zittisce i critici e chi lo vedeva già lontano dalla scuderia di Borgo Panigale e trionfa al Mugello da vero campione. La sua GP19 dimostra di essere una moto eccezionale su questo tracciato e gli consente di salire sul gradino più alto del podio nella gara che sognava. Alle sue spalle, a soli 43 millesimi, un Marc Marquez che, come sempre, ha lasciato ogni stilla di sudore sull’asfalto per provare a vincere. Completa il podio Andrea Dovizioso a 338 millesimi, con la consapevolezza che oggi sia sfuggita dalle sue mani una grande chance. L’unico a tenere il ritmo dei primi tre della classe è risultato lo spagnolo Alex Rins (Suzuki) che ha chiuso a 535 millesimi dopo una prova maiuscola.

Quinto al traguardo il giapponese Takaaki Nakagami (LCR Honda) a 6.535, sesto il primo yamahista, Maverick Vinales con una M1 che lo lascia a 7.481 dalla vetta e che, anche oggi, ha dimostrato di non essere minimamente al livello delle rivali. Settimo posto per Michele Pirro (Ducati) a 13.288, ottavo per il britannico Cal Crutchlow (LCR Honda) a 13.937 dopo un crollo verticale dopo la metà di gara, quindi nono lo spagnolo Pol Espargarò (Red Bull KTM) a 16.533, mentre chiude la top ten il francese Fabio Quartararo (Yamaha Petronas) con una M1 che lo ha letteralmente abbandonato in gara. Si ferma in 13esima posizione Jorge Lorenzo (Honda) a ben 20.813 da Petrucci, mentre è 15esimo Andrea Iannone (Aprilia) a 28.051. Non hanno concluso la loro gara Francesco “Pecco” Bagnaia (Ducati Pramac) e Franco Morbidelli (Yamaha Petronas).

LA GARA

La partenza vede uno scatto perfetto di Marquez con Crutchlow che risale prepotentemente fino alla seconda posizione, quindi terzo Dovizioso davanti a Petrucci con Rossi solamente 17esimo ed invischiato nel gruppo. Il “Dottore” inizia una serie di sorpassi e risale altri due gradini prima della conclusione del giro. In vetta il campione del mondo prova subito a dettare i tempi con Dovizioso a 278 millesimi, inseguito da Miller e Petrucci, mentre Quartararo e Morbidelli provano a scuotersi dopo una partenza da incubo.

Si arriva alla terza tornata con Marquez che precede le due Ducati di Dovizioso e Petrucci distanti rispettivamente 280 e 499 millesimi, quindi arriva un perentorio Rins che sembra davvero in gran spolvero, tanto da infilare il pilota umbro alla Poggio Secco, mentre Rossi è solamente 15esimo dopo aver saltato Lorenzo. La risalita del pilota di Tavullia si interrompe subito, dopo un “lungo” in curva 4 mentre provava l’attacco su Joan Mir che lo spedisce in ultima posizione.

La leadership di Marquez si conclude al quinto giro con Dovizioso e Petrucci che lo superano in maniera inesorabile, imitati subito anche da Miller e Rins, relegando il portacolori della Honda in quinta posizione. Nel frattempo si chiude la gara di Franco Morbidelli che cade in curva 15. Di lì a poco tocca anche a Rossi finire nella ghiaia all’Arrabbiata 2 e quindi a portare a termine un fine settimana da incubo.

Dopo otto giri la situazione continua a vedere il duo Ducati al comando, ma il gruppo non si sgrana. Terzo posto per Rins su Marquez, Miller e Crutchlow, mentre le Yamaha sono in ginocchio con Quartararo nono davanti a Vinales. La battaglia prosegue curva dopo curva con Rins che si inserisce tra le due moto di Borgo Panigale e dimostra di avere una Suzuki di altissimo livello, mentre Marquez è quarto e sornione.

A metà gara tutto rimane più o meno cristallizzato, con Petrucci e Dovizioso a tirare il gruppo, e Marquez, Rins e Miller in scia, in un plotone composto da sei elementi, dai quali sparisce Bagnaia che cade alla Buccine. Quartararo è nono davanti a Vinales e Pirro ma il divario non è ampio, sintomo che il ritmo non è elevatissimo. Le gomme, tuttavia, iniziano a farsi sentire e qualche protagonista nota qualche segno di cedimento come le Honda di Nakagami e Crutchlow che perdono contatto.

Il forcing dei primi della classe regala i primi frutti e Miller, infatti, cade in curva 4 a otto giri dalla fine mandando alle ortiche una grande prestazione. In testa rimangono in quattro con Petrucci che precede Marquez, Dovizioso e Rins. Le Ducati si rimettono a dettare il ritmo dei quattro di testa a cinque tornate dalla conclusione con “Desmo Dovi” che infila il campione del mondo con un sorpasso davvero notevole in curva 1.

Tutto si decide negli ultimi chilometri con l’ultimo giro che inizia con Marquez che supera in un solo colpo le due Ducati, Dovizioso tiene duro e viene preso in un “panino” con Petrucci che rimane alla corda e torna in vetta. Il pilota umbro da tutto quello che ha per rimanere primo con Marquez e Dovizioso in scia e ci riesce vincendo un GP d’Italia davvero mozzafiato!

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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