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Nuoto, Settecolli 2019: risultati batterie 23 giugno. Pellegrini e Panziera promettono bene. Detti e Quadarella vittime della fatica

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Promette bene il pomeriggio di gare al Foro Italico di Roma: l’ultima sessione di batterie non offre risultati cronometrici straordinari, soprattutto perchè tra i protagonisti della tre giorni romana la fatica inizia a sentirsi e vanno centellinate le ultime gocce di energia.

Le promesse, oltre che da Gregorio Paltrinieri che oggi apre e chiude il suo Settecolli con i 1500 stile libero e la sfida contro Domenico Acerenza, arrivano dalle due super star della nazionale femminile, Federica Pellegrini e Margherita Panziera. La Divina stampa il miglior tempo in batteria nei 200 stile libero con 1’57″99 nuotato in totale scioltezza che preannuncia un tempo di rilievo nella finale del pomeriggio quando sarà battaglia con Femke Heemskerk che riproverà per l’ennesima volta a battere l’azzurra. In finale anche l’azzurra Caponi.

Molto bene anche Margherita Panziera che, senza rivali in vasca, piazza un 2’09″00 di tutto rispetto, fatto al mattino, rifilando oltre due secondi alla Iron Lady Hosszu che oggi tenterà di prendersi la rivincita della doppia sconfitta subita nelle Champions Swim Series. Per l’Italia in finale Ramatelli, Pistelli e Paruscio. 

Le delusioni azzurre della mattinata portano la firma di due atleti che avevano già dato il meglio di sé nelle loro gare e di uno che il suo meglio non riesce ancora a darlo. Gabriele Detti se la prende comoda nei 200 stile libero e alla fine fallisce la qualificazione alla finale ma la sua condizione attuale non può certo essere la migliore. Decimo posto per lui con un anonimo 1’49″10 ma le buone notizie non mancano per l’Italia con ben cinque atleti in finale A: Di Cola, Zuin, Ciampi, Belotti e Ballo che oggi si daranno battaglia per i posti restanti nella 4×200 stile di Gwangju (Megli e Detti ci saranno).

Simona Quadarella si cimenta sui 200, campo pressochè inesplorato per lei e ne esce con le ossa rotte e con un un pizzico di delusione. Per la romana, vincitrice nei 1500 e negli 800, arriva un crono di 2’02″54 che la mette fuori da tutte le finali. Fuori dalla finale A anche Thomas Ceccon che aveva nei 200 misti l’obiettivo principale della sua partecipazione al Settecolli: obiettivo fallito perchè l’azzurro non è mai stato realmente in gara perla qualificazione. La speranza è che la preparazione sia tutta finalizzata per Gwangju ma la delusione nel vedere un tale talento troppo spesso lontano dalle sue reali potenzialità resta. Talento che invece esce dirompente nel giapponese Daiya Seto che, dopo aver fatto segnare il personale nei 400 misti, stamani ha staccato il miglior tempo nei 200 che vedranno al via nel pomeriggio tre azzurri: Razzetti, Sorriso e Pelizzari.

Nei 200 dorso uomini molto bene un Ciccarese non al meglio della condizione ma capace di far segnare il secondo miglior crono con 2’00″29 alle spalle dell’ungherese Telegdy. Preoccupante, ma fino a un certo punto, il 2’04” con cui Restivo esce da tutte le finali: il friulano di stanza a Firenze è abituato a farsi trovare pronto nelle occasioni che contano (vedi gli ultimi tre campionati italiani e l’Europeo di Glasgow). In questa finale ci sono anche Mora e Mencarini per l’Italia.

Nei 50 farfalla uomini Michael Andrew si conferma dominatore delle distanze brevi e fa segnare il miglior tempo (23″41) davanti a Szabo e Czerniak. Lontani gli azzurri, comunque in finale: Gargani, Codia e D’Angelo. Sarà invece una sfida Italia-Ungheria nei 200 farfalla donne con le ungheresi Jakabos, Szilagiy, Kapas e Berecz ai primi quattro posti e le italiane Annis, Polieri, Piano del Balzo e Luperi ad inseguire con poche possibilità di centrare il podio (ci proverà soprattutto Polieri).

Nei 200 rana uomini preoccupa in chiave qualificazione per Gwangju Luca Pizzini che entra in finale con il settimo tempo e deve migliorarsi tantissimo per andare al Mondiale. Piacciono Giorgetti, quarto, e il giovane Fusco, ottavo e piace anche il campione del mondo Marco Koch, tedesco, che strappa il primo tempo con 2’11″09: sarà battaglia con Kamminga per la vittoria finale. Nei 200 donne buona prova per Francesca Fangio che difficilmente potrà essere al Mondiale e si sta concentrando per le Universiadi di Napoli. La livornese chiude seconda con 2’27″19, non distante dalla belga Lecluyse che fa segnare il miglior crono. In finale anche Carraro, Foffi e Scarcella. Dominio di Katinka Hosszu, infine, nei 200 misti con un primo crono inarrivabile per tutte: 2’09″01. Per l’Italia in finale Franceschi, Cocconcelli e Trombetti. 

 

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