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Nuoto
Nuoto, Swim Champions Series 2019 Indianapolis, 2 giugno: Gabriele Detti, trionfo in rimonta nei 400 stile! Panziera, Codia e Scozzoli sul podio
Fuochi d’artificio finali per l’avventura italiana nella giornata di chiusura delle Champions Swim Series a Indianapolis. La manifestazione itinerante voluta dalla FINA e trasmessa in diretta da OA Sport (differite delle ultime due giornate di gare visibili a questo indirizzo) si è chiusa con il quinto trionfo azzurro firmato da Gabriele Detti nei 400 stile libero grazie ad una splendida rimonta ai danni del lituano Rapsys e con altri tre podi: due secondi posti di Margherita Panziera e Piero Codia e la terza piazza di Fabio Scozzoli.
Gabriele Detti regala emozioni e manda segnali molto positivi in prospettiva Mondiale di Gwangju nei 400 stile libero, dove al via c’erano alcuni dei migliori specialisti al mondo, il campione europeo Mykhailo Romanchuk ma soprattutto il lituano Danas Rapsys che, dopo aver dimostrato tutto il suo valore in vasca corta, ora vuole fare il salto e prendersi belle soddisfazioni anche in vasca lunga. Rapsys mette fra sè e l’azzurro mezzo secondo nella prima vasca e le distanze restano cristallizzate per sette ottavi di gara, con Romanchuk e lo statunitense Haas indietro a giocarsi il terzo gradino del podio. Nei 100 metri finali, però, Detti piazza uno dei suoi finali leggendari e, nell’ultima vasca, raggiunge e supera il lituano, incapace di resistere alla rimonta del livornese, vittorioso con il tempo di 3’46″13 contro il 3’46″23 del rivale. Terzo posto per Romanchuk, ancora lontano dalla migliore condizione, con 3’49″92. Un successo che dà morale e che porta anche un bel gruzzoletto (10 mila dollari) nelle tasche del livornese che può tornare in Italia sicuramente soddisfatto.
La nottata azzurra ha regalato altre emozioni con Margherita Panziera che dimostra di aver alzato ulteriormente l’asticella anche sulla distanza a lei meno gradita, i 100 dorso. La veneta se la gioca quasi alla pari con la campionessa del mondo in carica e bronzo olimpica, la canadese Kylie Masse che fa valere nei primi 50 la sua velocità di base rifilando più di mezzo secondo all’azzurra che però rimonta nel finale e chiude seconda con 59″45 a tre decimi da Masse (59″13), terza Fesikova in 1’00″68, quarta Hosszu. Altro segnale importante lanciato dalla campionessa europea dei 200 dorso.
Si rivede su buoni livelli anche un Piero Codia che sembra aver imboccato la strada giusta e, in un 100 farfalla di livello non straordinario, bisogna dirlo, porta a casa un secondo posto che fa morale, alle spalle di Michael Andrew che si scopre specialista anche della doppia vasca. Lo statunitense parte forte precedendo anche Govorov (specialista dei 50) a metà gara, Codia tocca ai 50 in 24″04 ma la sua rimonta riesce solo ai danni dell’ucraino per il secondo posto. Vince Andrew in 51″87, secondo l’azzurro con un discreto 52″22, terzo Conger, quarto Govorov, crollato nel finale.
Arriva, infine, il primo podio della manifestazione sui 50 rana per Fabio Scozzoli, la cui presenza è un semplice intermezzo nella preparazione in vista dei Mondiali, senza troppe velleità e preparazione di questo appuntamento. Scozzoli resta lontano dai suoi migliori tempi stagionali chiudendo in 27″40, mentre l’onda lunga dei campionati nazionali aiuta ancora i due specialisti brasiliani che si dividono i due gradini più alti del podio, come nelle altre due tappe. Vince Gomes Junior come a Budapest in 26″60, precedendo Felipe Lima (26″72).
Il resto del programma offre il solito tappeto di prestazioni di alto livello, anche se la seconda serata ha lasciato qualche spunto in meno rispetto a quella precedente. Il colpo lo ha battuto Katinka Hosszu che ha vinto meno del solito (una sola gara) ma l’ha vinta con la migliore prestazione mondiale stagionale. La campionessa ungherese ha chiuso un 200 misto più combattuto del solito in 2’08″50, migliorando di cinque centesimi il primato che già le apparteneva ma soprattutto sopravanzando di soli 11 centesimi la canadese Sydney Pickrem che, con 2’08″61, ha stabilito il nuovo record nazionale della specialità.
Sarah Sjoestroem esce per due volte sconfitta dalla vasca di Indianapolis, situazione insolita per lei che, comunque, ottiene la sua vittoria numero 12 nella manifestazione aggiudicandosi i 50 farfalla in 25″48 davanti a Osman e Kromowidjojo. La svedese è battuta dalla danese Pernille Blume nei 50 stile libero: 24″08 la danese, 24″18 la svedese, terza Kromowidjojo (24″56) e dalla canadese Penny Oleksiak in un 200 stile che fa dormire sonni abbastanza tranquilli a Federica Pellegrini. La nordamericana ha infatti chiuso la sua prova in 1’57″18, battendola statunitense Leah Smith (1’57″84) e appunto Sjoestroem, solo terza, in 1’57″92, ottenuto, bisogna dirlo, senza dannarsi troppo l’anima.
Le altre gare: Jacob Pebley vince il “campionato statunitense” nei 200 dorso con 1’56″35, precedendo i connazionali Murphy e Grevers. Proprio Grevers ha inflitto la seconda sconfitta di giornata al tre volte campione olimpico di Rio Murphy vincendo in 24″78 i 50, contro il 24″91 dell’olimpionico. Terzo posto per il rumeno Glinta. Successo statunitense anche nei 200 farfalla donne con Flickinger che, in 2’06″40, ha preceduto Katinka Hosszu (2’07″87) e una Kelsi Dahlia lontana dalla migliore condizione perchè in piena fase di carico in vista dei Mondiali. Il campione europeo, il russo Anton Chupkov si aggiudica i 200 rana in 2’08″98, precedendo il campione olimpico Balandin e l’olandese Kamminga. Vittoria bis per il belga Timmers nei 100 stile libero con un buon 48″36, mentre stupisce in negativo il 49″47 di Morozov (ieri vittorioso nei 50), secondo, terzo Haas. Lily King, infine, si conferma padrona nella rana, piazzando il tris servito nei 100 in 1’05″13, precedendo ancora una volta la russa Efimova (1’05″51) e la compagna di squadra Hannis.
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Foto Gian Mattia D’Alberto – Lapresse
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