Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, Giovanni Malagò: “Sono molto emozionato, un grande risultato per tutta l’Italia”
Le Olimpiadi Invernali 2026 sono state assegnate a Milano-Cortina, la candidatura italiana ha avuto la meglio sulla proposta svedese di Stoccolma e così i Giochi torneranno nel nostro Paese per la quarta volta (tre edizioni del ghiaccio e della neve, una estiva). Festa grande per Giovanni Malagò, il Presidente del Coni ha sempre creduto nelle potenzialità di questo progetto e oggi può esultare al termine della votazione di Losanna.
Il numero 1 dello sport italiano ha rilasciato le prime dichiarazioni in conferenza stampa: “Ho molte cose da dire ma, in maniera sintetica, sono davvero molto emozionato. Questo è un risultato molto importante non solo per me ma per tutto il Paese come ha affermato il Presidente Bach: è tutto vero e sono molto orgoglioso. Abbiamo creato tutti insieme, senza alcuna differenza, un progetto molto valido. All’inizio è stato molto complicato trovare le peculiarità della nostra candidatura. Devo dire grazie a chi ha creduto in questa avventura fin dall’inizio, nel 2016: ai tempi il Sindaco Sala e il Governatore Maroni. E ringrazio tutte le persone che sono qui, che hanno creduto in questa candidatura: hanno riposto un’immensa fiducia in noi. Luca Zaia mi ha chiamato pochi istanti dopo che era stata accettata la nostra candidatura e si è subito reso disponibile a partecipare a questa candidatura con Cortina d’Ampezzo e con la Regione Veneto.
E posso dire lo stesso di Attilio Fontana che ha messo tutto se stesso in questo progetto, e non era così scontato. L’ultimo ringraziamento va a Giancarlo Giorgetti, lui è la mia istituzione all’interno del Governo ed è stato positivo fin dall’inizio: c’è stata complicità fin da subito, all’inizio c’erano dei problemi all’interno della coalizione di governo ma poi tutto è andato per il meglio. Ora vedo Luca Pancalli, il Presidente del Comitato Paralimpico: un grazie anche a lui. E non posso dimenticare Carlo Mornati e tutte le nostre figure di riferimento. E poi Diana Bianchedi che ci ha creduto fin dall’inizio“.
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Foto: Lapresse