Pallanuoto
Pallanuoto, World League 2019: uno spettacolare Setterosa si arrende soltanto agli USA, il pass olimpico è solo rimandato
La posta in palio era piuttosto alta, dunque un po’ di amaro in bocca rimane. Di meglio però, molto probabilmente, non si poteva fare. Il Setterosa esce sconfitto nella finale della World League 2019 di pallanuoto femminile in quel di Budapest: al termine di una sfida davvero molto equilibrata gli Stati Uniti, campioni olimpici e mondiali in carica, riescono ad imporsi portandosi a casa il trofeo. Per la Nazionale a stelle e strisce arriva anche il primo pass in chiave Olimpiadi di Tokyo 2020.
C’è molto poco da rimproverarsi: la performance delle azzurre, lungo tutta la manifestazione ma soprattutto nell’atto conclusivo, è stata eccellente. Nessuno infatti si sarebbe aspettato che, dopo una semifinale sofferta con la Russia nella quale il Setterosa si è fatto raggiungere rischiando di perdere da un vantaggio di +5, poi le ragazze tricolori avrebbero trovato le forze per giocarsela alla pari con un avversario che, al momento, sulla carta appare nettamente favorito. L’appuntamento con il pass a Cinque Cerchi è solo rimandato: ai Mondiali di Gwangju Queirolo e compagne arriveranno sicuramente al top e pronte per giocarsi la qualificazione olimpica.
Da sottolineare un gruppo davvero affiatato che si è comportato al meglio in ogni incontro, ovviamente con qualche alti e bassi. Le performance di alcune individualità sono state eccellenti: da Roberta Bianconi ad Arianna Garibotti, due delle stelle offensive di questa Nazionale che vuole puntare molto in alto per questo quadriennio.
Chiaro è infatti anche il commento del ct Fabio Conti a fine partita: “In questo momento c’è il rammarico di una partita persa ma analizzando il torneo a 360° usciamo con la consapevolezza dei nostri mezzi. Il panorama internazionale è equilibrato ma le ragazze sono state eccezionali disputando sei partite di alta intensità adattandosi ad un arbitraggio ancora poco uniforme oggi c’hanno messo l’anima e cuore piazzando un mattone grande verso il lavoro futuro. Ho ripetuto a loro che con gli Stati Uniti ne vinciamo magari una su dieci come successe a Kazan, ma credo che la prossima potrebbe esser quella che cancella la sconfitta in finale a Rio. La nostra squadra è cambiata molto. Lo scorso anno non abbiamo raccolto agli Europei ma sapevo che il gap con le grandi squadre era minimo. Mancava un po’ di consapevolezza nei propri mezzi. Questo torneo invece ci lascia la convinzione di giocarcela con tutti quanti e oggi faccio solo i complimenti alle ragazze”.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: LPS/Maurizio Valletta