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Roland Garros 2019: battendo un ritrovato Stan Wawrinka, Roger Federer si regala l’ennesimo capitolo della sua rivalità con Rafael Nadal
Non ha certamente avuto l’intensità e le emozioni del match degli ottavi di finale tra Stefanos Tsitsipas e Stan Wawrinka, ma il derby tutto svizzero dei quarti di finale del Roland Garros 2019 tra Roger Federer e lo stesso Wawrinka non ha fatto mancare lo spettacolo agli spettatori del campo Suzanne Lenglen.
Per la 23esima volta su 26 incontri è stato Federer a battere il connazionale, la quinta su otto sulla terra battuta e la terza su quattro a Parigi. Tiratissimi i quattro set del match e un ulteriore elemento di thrilling è stata l’interruzione dell’incontro, sul 3-3 del quarto set, per l’arrivo di un acquazzone che puntualmente si è abbattuto sulla capitale francese. 3 ore e 35 minuti la durata effettiva del match, nel corso della quale Wawrinka non ha mai mostrato il minimo segno di cedimento malgrado le oltre cinque ore di battaglia contro Tsitsipas di due giorni fa. Si può ben dire al termine di questa partita che il campione di Losanna è tornato a pieno diritto tra i big del tennis mondiale anche se non torna tra i top ten: ci sarebbe tornato se avesse vinto il torneo, e invece ci arriverà lunedì prossimo, per la prima volta in carriera, Fabio Fognini.
Il fuoriclasse di Basilea, vincendo oggi, ha fatto questo gentile omaggio al ligure, sconfitto ieri da Alexander Zverev, ma soprattutto si è regalato l’ennesima tappa, la trentanovesima, della sua eterna sfida contro l’amico-rivale Rafael Nadal, che nel suo quarto di finale ha maciullato il giapponese Kei Nishikori lasciandogli solo cinque game. Rafa contro Roger, Roger contro Rafa: un duello infinito che dura dal 2004 e che ha visto il maiorchino imporsi sullo svizzero per 23 volte contro 15 (ma Federer ha vinto le ultime 6, migliorando notevolmente un bilancio che era disastroso), 13 contro 2 sul rosso, 5 su 5 al Roland Garros, una in semifinale (2005) e quattro in finale (2006, 2007, 2008 e 2011).
Come quelli tra Federer e Wawrinka e tra Nadal e Nishikori, ci sono stati due quarti di finale dallo svolgimento completamente opposto anche tra le donne. Nel primo la britannica Johanna Konta, che quest’anno non finisce di stupire sulla terra battuta, ha dominato per 6-1 6-4, molto più di quanto dica il punteggio, la statunitense finalista dell’anno scorso Sloane Stephens in appena un’ora e 11 minuti di partita. Vale la pena di ricordare che prima della stagione in corso la nativa di Sydney non aveva mai vinto un match al Roland Garros e la semifinale conquistata oggi va a sommarsi a quelle dell’Australian Open del 2016 e di Wimbledon del 2017.
Ora si ritroverà di fronte, come nei quarti a Roma, la 19enne ceca Marketa Vondrousova, vincitrice in due set molto combattuti e in due ore esatte di match sulla croata Petra Martic. Al Foro Italico fu Konta a vincere, per 6-1 al terzo set, ma la ragazza nativa di Sokolov, una delle tenniste emergenti del circuito WTA, sarà sicuramente assetata di rivincita e tra l’altro arriva a questa semifinale senza aver ancora ceduto un set.
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Foto: Janet McIntyre / Shutterstock