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Roland Garros 2019: Marketa Vondrousova approda in semifinale battendo in due set combattuti Petra Martic

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Nel secondo quarto di finale della parte bassa del tabellone del singolare femminile del Roland Garros la ceca Marketa Vondrousova ha battuto la croata Petra Martic col punteggio di 7-6 7-5.

Nei primi quattro game non ci sono break, nei successivi cinque ce ne sono ben quattro con Martic che serve per il primo parziale ma non ne approfitta, poi sul 6-5 in suo favore e servizio Vondrousova la croata ha addirittura tre set point consecutivi che la mancina ceca annulla per poi salire in cattedra nel tie-break, vinto per 7-1 col suo tennis vario fatto non solo di mazzate dal fondo ma anche di slice, palle corte e pallonetti. La 19enne nativa di Sokolov vola sul 3-0 nel secondo set e poi dal 3-2 riallunga fino al 5-2.

Sembra tutto finito poiché sul 5-3 e sul 5-4 Marketa ha due match point ma li manca, commettendo un clamoroso doppio fallo sul secondo affossando in mezzo alla rete le due palle di servizio. Petra, altra giocatrice non convenzionale nel tennis femminile di oggi, visto che non disdegna frequenti incursioni a rete, recupera sul 5-5 ma l’ultimo allungo è di Vondrousova che alla quarta opportunità chiude il match allo scoccare della seconda ora di gioco. Non convenzionale per il circuito femminile anche la stretta di mano e il saluto finale tra le due tenniste, entrambe col sorriso dopo aver disputato un match tiratissimo e divertente.

Entrambe erano al loro primo quarto di finale in uno Slam, la ceca conquista la sua prima semifinale in un Major battendo per la prima volta, al quinto tentativo, la croata, che l’aveva sconfitta tra l’altro nella finale di Istanbul a fine aprile. Ora Marketa incontrerà Johanna Konta, cercando la rivincita dell’incontro dei quarti di finale di Roma di poco meno di tre settimane fa, quando la britannica ebbe la meglio in tre set, e Vondrousova arriverà a questa sfida senza aver ancora perso un set in questo torneo, anche se il match di oggi per lei è stato indubbiamente il più complicato.

 

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Foto: LaPresse

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