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Surf, Oi Rio Pro 2019: Toledo e Fitzgibbons i vincitori in Brasile. Fioravanti operato alla spalla non si arrende

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Coraggio e determinazione: sono questi i requisiti per affrontare le onde da 1.2 e 1.8 metri che in quel di Saquarema (Brasile) si sono raggiunte. Stiamo parlando della quinta tappa del Championship Tour 2019 di surf, davanti al pubblico delle grandi occasioni che si è goduto uno show più unico che raro.

In un clima caldo, da Maracanã, il padrone di casa Filipe Toledo si è giocato alla grande le proprie chance, conquistando il terzo successo consecutivo davanti ai propri supporters, confermando la grande confidenza con questo appuntamento. Toledo eccezionale nella finale contro il sudafricano Jordy Smith: una terza onda da 9.37, vicina al Perfect 10, ha mandato in visibilio il pubblico brasiliano presente. Con il punteggio di 18.04, infatti, il verdeoro ha dominato la scena, al cospetto del suo rivale che non è andato oltre gli 8.43. Il sudamericano ha mietuto vittime eccellenti come il mito vivente della tavola Kelly Slater (11 volte campione del mondo) nei sedicesimi, per poi regolare nei quarti di finale e nelle semifinali il giapponese Kanoa Igarashi (vincitore nel Corona Bali Protected) e il portoghese Frederico Morais.

Non giungono invece buone notizie per il leader del ranking John John Florence, infortunatosi al ginocchio e non in grado di disputare il quarto di finale contro Smith. Tuttavia, i punti ottenuti in questo appuntamento gli hanno permesso di conservare la vetta della graduatoria davanti allo statunitense Kolohe Andino (eliminato in semifinale da Smith) e appunto a Toledo, mentre il campione del mondo 2018 Gabriel Medina ha mostrato segnali di risveglio, spingendosi fino ai quarti (sconfitto da Andino).

Giungono novità anche relativamente al nostro Leonardo Fioravanti. L’azzurro, dopo essersi dislocato la spalla al Margaret River Pro, si è sottoposto ad un’operazione a Bordeaux e confida di tornare nel più breve tempo possibile: “Mi aspettano un paio di mesi duri ma mi impegnerò al 100% per tornare più in forma di sempre“, le parole del nostro portacolori dal profilo Instagram.

 

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After dislocating my shoulder a second time during the #MargaretRiverPro the best choice was to get surgery. I got the surgery today in Bordeaux ?? and luckily everything went good! As far as recovery time I’m not to sure yet but it will be some long couple of months of hard work. Thanks for the messages and support. ❤️ you all || Dopo essermi dislocato la spalla per la seconda volta al #MargaretRiverPro mi sono dovuto operare a Bordeaux. Tutto é andato alla grande. Sono già di ritorno a Hossegor. Ancora non sappiamo il tempo di recupero, mi aspettano un paio di mesi duri dove mi impegnerò al 100% per tornare più in forma di sempre! FORZA ! Grazie per il vostro tifo ! ❤️?? @quiksilver @redbullitalia @euroglass @wsl

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Non vuol mollare, dunque, Fioravanti in una stagione importante per la qualificazione olimpica. Secondo quanto previsto dal regolamento, saranno venti i posti a disposizione per gli uomini e venti per le donne (2 di questi sono già però prenotati dai rappresentanti del Giappone, a meno che un o una atleta del Sol Levante non si siano già qualificati, ovvero facenti parte della top-10 del ranking e nei primi 4 posti del World Surfing Games 2019. In questi casi sarà considerato il primo atleta eleggibile in classifica generale degli ISA World Surfing Games 2020). Gli eventi che metteranno in palio i pass saranno per l’appunto: il World Surf League Championship Tour 2019 (premierà i primi dieci), gli ISA World Surfing Games 2020 (qualificazione ai primi quattro classificati) e gli ISA World Surfing Games del 2019 che varranno come torneo continentale visto che verranno assegnati posti ad ogni migliore atleta per continente (Europa, Asia, Oceania e Africa) ad eccezione dell’America perché in questo caso particolare il surfista verrà selezionato nei Pan American Games.

Per quanto concerne la gara femminile, il successo è andato all’australiana Sally Fitzgibbons (prima vittoria nel CT dal 2017 e la sua terza in Brasile (2012, 2014, 2019)) che, grazie al successo sulla hawaiana Carissa Moore, ha anche ottenuto la vetta del ranking mondiale. L’altra aussie Stephanie Gilmore (7 volte vincitrice del titolo iridato) si è fermata in semifinale, piegata proprio da Moore.

 

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Foto: Comunicato WSL 

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