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Tennis, i tre migliori Under18 del ranking ATP sono italiani! Sinner, Musetti e Zeppieri fanno sognare, ma guai esaltarsi

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Il tennis italiano maschile sta vivendo un momento non soltanto buono, ma addirittura ottimo ai vertici del ranking ATP. Fabio Fognini, Matteo Berrettini, Marco Cecchinato e adesso Lorenzo Sonego: da lunedì, saranno loro quattro a occupare i posti nei primi 50. Sono gli stessi che hanno saputo vincere tornei quest’anno, e quattro successi azzurri non arrivavano dal lontano 1976, l’anno magico del tennis italiano con Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli.

Oltre al tennis di vertice, però, molto si muove anche a livello junior, con la comparsa di tre giocatori che possono assicurare un ottimo ricambio, come minimo, per il futuro. Il principale di essi, classifica alla mano, è Jannik Sinner. Classe 2001, solido, altoatesino come Andreas Seppi, del quale conserva la mentalità, è stato in grado di risalire già oltre 300 posizioni in sei mesi, arrivando alle porte dei primi 200 del mondo. Ha già vinto contro diversi giocatori italiani di livello nei Challenger, conquistandone uno, a Bergamo, e perdendo l’altro in finale a Ostrava, in Repubblica Ceca. Capace di superare le qualificazioni e un turno a Budapest, la vera impresa l’ha firmata a Roma, eliminando l’americano Steve Johnson prima di uscire di scena contro il greco Stefanos Tsitsipas, pur senza sfigurare considerata l’attuale, naturale differenza tra i due. In grado di qualificarsi a ‘s-Hertogenbosch nei primi match su erba della sua vita, a Wimbledon è stato piuttosto sfortunato a trovare l’australiano Alex Bolt, uno che su questi campi gioca bene, ma lo ha impegnato fino al 12-10 del terzo set.

Proprio questa settimana è emerso ancora una volta il nome di Lorenzo Musetti. Classe 2002, con uno stile di gioco vario che piace a più d’uno, il toscano di Carrara è arrivato in semifinale al Challenger che si gioca all’Harbour Club di Milano, eliminando gente molto più esperta di lui (ha fatto un gran rumore il 6-1 6-0 rifilato al giapponese Taro Daniel, non un drago sul rosso, ma con un passato neanche troppo lontano tra i primi 100) e arresosi soltanto di fronte al boliviano Hugo Dellien, uno che la terra rossa la conosce quasi come il proprio corpo. Il vincitore degli Australian Open junior nello scorso gennaio ha deciso di abbandonare definitivamente il circuito dei giovani per affacciarsi definitivamente a quello professionistico, e le premesse paiono buone: intanto c’è l’approdo al numero 375 del ranking ATP.

Un po’ nell’ombra rispetto agli altri due, Giulio Zeppieri non ha però meno meriti dei suoi giovani colleghi. Entrato nei primi 400 per la prima volta grazie alla semifinale al Challenger di Parma (ne uscirà di pochissimo da lunedì per effetto dei risultati dell’ultima settimana), il romano si è ben distinto nella sua carriera da junior, dove ha raggiunto la semifinale in Australia uscendo sconfitto soltanto per mano di Musetti. Classe 2001 per pochissimi giorni, si è finora programmato con intelligenza, non lasciando molto al caso, ma ha già i mezzi per competere con tanti del piano superiore. Ha lottato contro l’australiano Thanasi Kokkinakis, che sta cercando di risalire la china, e battuto il tedesco Dominik Koepfer e Paolo Lorenzi: biglietti da visita più che buoni per lui.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Roberta Corradin / LivePhotoSport.it

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