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Tennis, la risalita di Sara Errani passa dalla vittoria del torneo ITF dell’Antico Tiro a Volo a Roma
Mentre il circuito WTA prosegue per le vie dell’erba tra ‘s-Hertogenbosch, Nottingham, Birmingham e Maiorca, c’è chi sui prati per quest’anno non mette piede perché, sulla terra rossa, sta cercando di ritrovare sensazioni, punti e soprattutto continuità. E’ Sara Errani che dopo un periodo durissimo seguito al secondo rientro ha deciso di ripartire dai tornei ITF e questa settimana, a Roma, ha vinto quello da 60.000 dollari all’Antico Tiro a Volo, nel rinomato quartiere Parioli della Capitale.
La bolognese, numero 5 del mondo nel 2013, ha affrontato diversi livelli di giocatrici lungo il suo cammino, iniziato nel pomeriggio di mercoledì vincendo per 6-2 6-4 contro la wild card Lisa Sabino, che gioca per la Svizzera, ma che con il circolo pariolino ha un legame molto stretto. Ventiquattr’ore dopo è toccato alla serba Olga Danilovic (figlia del mitico cestista Sasha, ex Virtus Bologna dei tempi d’oro, e molto considerata in chiave futura) cadere sotto i colpi dell’azzurra (3-6 6-2 6-2), in continuo crescendo sia di colpi che di convinzione. Il quarto di finale contro l’americana Francesca Di Lorenzo si è rivelato particolare per due ragioni, una legata al caldo torrido di Roma (intorno ai 35 gradi) e l’altra alla sconfitta nella settimana precedente all’ITF di Brescia. Questa volta il finale è stato diverso, con un 3-6 6-1 6-4 che ha messo in mostra tutto quello che è di marchio Errani, sia a livello tennistico che caratteriale. La semifinale contro la russa Varvara Flink, numero 152 del ranking WTA, è andata via piuttosto velocemente (6-2 6-3), e oggi è arrivato il successo contro l’austriaca Barbara Haas (6-1 6-4) grazie a un’altra prestazione che si è lasciata vedere.
Sono più di cento i posti che Sara Errani riguadagna in classifica mondiale, dov’era precipitata al numero 366 dopo una lunga serie di difficoltà: nel ranking che il globo conoscerà domani la bolognese sarà al numero 257. E pur con tutte le difficoltà del nuovo rientro da una squalifica che molto ha fatto discutere per le modalità (in due tempi anche piuttosto lontani tra di loro), c’è un particolare che in pochi hanno notato. La bandiera italiana, nel circuito WTA, è apparsa una sola volta nei quarti di finale di un torneo, proprio per mano sua in quel di Bogotà. Proprio in quell’occasione in tanti non hanno potuto fare a meno di notare il problema del servizio a livello mentale: la battuta da sotto sulla seconda, e in alcuni casi anche sulla prima (in entrambi i casi, non ce n’è oggi più alcuna traccia), testimoniavano tante cose. Ripartendo dagli ITF, buoni segnali si erano già visti nel pur perso match di primo turno di Brescia contro Di Lorenzo, fino alle cinque vittorie di questa settimana. Era dal 2018, quando vinse il WTA 125K Series di Indian Wells partendo dalle qualificazioni, che non trionfava in un torneo. Le braccia alzate nel cielo di Roma hanno un significato speciale, quello di chi sa di aver fatto un passo verso la risalita. La strada è ancora lunga, ma mai porre limiti a chi ha dimostrato più e più volte di saperli superare.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: Bukharev Oleg / Shutterstock.com