Ciclismo
Tour de France 2019, gli scalatori. Team Ineos da paura! Nibali, Aru e Ciccone i fari azzurri
Manca una sola settimana all’inizio del Tour de France 2019. Oramai la startlist ha preso una forma più che definitiva. Ci si attende grande spettacolo da questa edizione 106 della Grande Boucle dove ci sarà da divertirsi e non poco tra le Alpi e i Pirenei. Il bello della corsa a tappe francese avverrà sulle montagne che ne hanno fatto la storia, dove i grandi favoriti per la vittoria finale sono attesi all’appello.
Tra i grandi scalatori presenti, troviamo ovviamente la maglia gialla uscente Geraint Thomas, che nonostante gli ultimi “acciacchi” è pronto a battersi nuovamente per la vittoria. Anche se dovrà fare i conti con il secondo capitano del Team Ineos, ossia quello che sembra il vero favorito di quest’anno: Egan Bernal, recente vincitore del Tour de Suisse. Ma attenzione al possibile “terzo incomodo”, ossia Wout Poels, una grande garanzia per la formazione britannica ma che al contempo si meriterebbe molto spazio in più visto quanto buono sa fare in salita.
Abbiamo poi i padroni di casa, favoriti da questa edizione che prevede pochissimi chilometri a cronometro, il loro tendine d’Achille. Parliamo dunque di Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e Romain Bardet (AG2R La Mondiale). In secondo fascia troviamo Warren Barguil (Area Samsic).
Casa Italia non potrà fare altro che affidarsi alle due speranze azzurre, la garanzia assoluta Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) e ad un possibile ritrovato Fabio Aru (UAE Team Emirates). Ma occhio a Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) che ha già sbaragliato la concorrenza al Giro d’Italia vincendo la maglia della classifica dei GPM. Quest’ultimo avrà al suo fianco Bauke Mollema.
La Movistar, dominatrice dell’ultima Corsa Rosa, continua a far paura, con un Nairo Quintana che andrà scoperto giorno dopo giorno, un Mikel Landa che al Giro ha regalato grandi emozioni in salita, e il giovane Marc Soler, grande speranza iberica per le corse a tappe.
La Spagna sogna e spera anche con Enric Mas (Deceuninck-Quick Step), secondo alla Vuelta del 2018, il pupillo dei Alberto Contador è considerato da molti il suo legittimo erede. Enric dovrà però fare i conti con colui che ha dominato la corsa a tappe iberica lo scorso anno, ossia Simon Yates (Mitchelton-Scott), atteso alla riconferma assieme al gemello Adam.
Ultimi ma non ultimi uno dei grandi protagonisti di questa prima parte di stagione, ossia Jakob Fuglsang (Astana), atteso al definitivo salto di qualità anche nelle grandi corse a tappe. Andrà poi verificata la condizione di Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin), che ha regalato delle bellissime prestazioni al Giro, Rigoberto Uran (EF Eduction First) e Richie Porte (Trek-Segafredo), gli eterni punti di domanda. Ma anche Daniel Martin (UAE Team Emirates) oppure il giovane Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe).
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@lisa_guadagnini
Foto: Radu Razvan / Shutterstock.com