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Ciclismo
Tour de France 2019: il percorso e le 21 tappe ai raggi X. Le stellette di difficoltà e le date
Mentre il Giro d’Italia si avvia verso la conclusione, comincia la lunga attesa per la partenza del Tour de France 2019. La 106a edizione della Grande Boucle prenderà il via sabato 6 luglio da Bruxelles, in Belgio, in onore al cinquantesimo anniversario della prima vittoria di Eddy Merckx sulle strade delle più celebre corsa a tappe francese, e si concluderà come di consueto sugli Champs Élysées di Parigi domenica 28 luglio. Il percorso alternerà tappe per velocisti a frazioni più adatte alle fughe, mentre la battaglia per la Maglia Gialla avrà come protagoniste salite storiche come La Planche des Belles Filles, il Tourmalet e il Col du Galibier. Di seguito la descrizione dettagliata delle 21 tappe del Tour de France 2019.
PERCORSO TOUR DE FRANCE 2019
Prima tappa (sabato 6 luglio): BRUXELLES-BRUXELLES, 192 km *
La Grande Boucle prenderà il via per la seconda volta dalla cittadina belga dopo il 1958. Nonostante il tracciato porterà il gruppo sulle strade delle grandi classiche, con la presenza del leggendario Muro di Grammont dopo 40 km, la frazione sarà molto probabilmente decisa in volata.
Seconda tappa (domenica 7 luglio): BRUXELLES-BRUXELLES, 27 km (cronometro a squadre) ***
Appuntamento delicato nella seconda giornata con una cronometro a squadre completamente pianeggiante e perfetta per gli specialisti. Nonostante la distanza relativamente breve, sarà fondamentale non perdere troppo terreno per coloro che vorranno giocarsi fino in fondo il successo finale.
Terza tappa (lunedì 8 luglio): BINCHE-ÉPERNAY, 214 km **
La frazione riporterà il gruppo in Francia: dopo il superamento del confine con il Belgio il percorso diventerà piuttosto movimentato e nonostante la volata rimanga l’esito più probabile, non è da escludere qualche coraggioso attacco. Il finale in leggera salita potrebbe mettere in crisi gli specialisti della velocità.
Quarta tappa (martedì 9 luglio): REIMS-NANCY, 215 km *
La più classica delle giornate di trasferimento con un tracciato completamente pianeggiante fino all’inevitabile arrivo in volata. Le squadre più attrezzate non dovrebbero avere alcuna difficoltà a tenere sotto controllo la situazione e mettere gli uomini di punta nella migliore posizione.
Quinta tappa (mercoledì 10 luglio): SAINT DIÉ DES VOSGES-COLMAR, 169 km ***
Frazione intrigante nella quale sarà importante prestare attenzione per evitare di lasciarsi sorprendere e perdere terreno. Nella seconda parte il gruppo affronterà due GPM e la Côte des Cinq Châteaux dalla cui sommità mancheranno poco più di 10 km al traguardo. Il finale è adatto agli specialisti delle classiche, ma sarà anche un’ottima occasione di testare la forma per gli uomini di classifica.
Sesta tappa (giovedì 11 luglio): MULHOUSE-LA PANCHE DES BELLES FILLES, 157 km *****
Si comincia a fare sul serio anche in ottica classifica generale. Distanza piuttosto ridotta, ma dislivello notevole con ben cinque GPM da affrontare e soprattutto con il primo arrivo in salita sulla Planche des Belles Filles (7.0 km al 8.7% di pendenza media). La novità sarà rappresentata dalla posizione del traguardo, collocato al termine di una durissima rampa al 20%.
Settima tappa (venerdì 12 luglio): BELFORT-CHALON SUR SAÔNE, 230 km *
Dopo la fatica del giorno precedente, nuova opportunità per le ruote veloci al termine della frazione più lunga del Tour de France 2019. Il gruppo transiterà anche da Ornans, cittadina natale del pittore Gustave Courbet nel duecentesimo anniversario della nascita.
Ottava tappa (sabato 13 luglio): MÂCON-SAINT ÉTIENNE, 199 km ***
Giornata decisamente insidiosa anche per gli uomini di classifica: 3800 metri di dislivello distribuiti su cinque salite non particolarmente complicate (l’ultima a poco meno di 50 km dal traguardo) e neppure un metro di pianura. Molto dipenderà dalla velocità tenuta dal gruppo principale: un ritmo elevato potrebbe fare diverse vittime e ridurre la lotta per il successo ad un drappello ristretto.
Nona tappa (domenica 14 luglio): SANT ÉTIENNE-BRIOUDE, 170 km **
Frazione movimentata con un unico GPM in avvio, trampolino di lancio perfetto per una fuga. La mancanza di un lungo tratto pianeggiante potrebbe favorire gli attaccanti e un arrivo in volata sembra tutt’altro che scontato. Nel finale la Côte de Saint-Just (3.7 km al 7.3%) potrebbe fare ulteriore selezione.
Decima tappa (lunedì 15 luglio): SAINT FLOUR-ALBI, 218 km **
Discorso analogo a quello della tappa precedente anche se il percorso è meno impegnativo e le speranze dei fuggitivi potrebbero essere minori. Il gruppo passerà la maggior parte della giornata ad un’altitudine superiore ai 1000 metri e potrebbe accusarne lo sforzo.
Undicesima tappa (mercoledì 17 luglio): ALBI-TOULOUSE, 167 km *
Dopo il primo giorno di riposo, la corsa riprenderà con una frazione di avvicinamento ai Pirenei che dovrebbe concludersi in volata a meno di clamorose sorprese. Le squadre degli sprinter avranno tutto lo spazio per organizzarsi al meglio e tenere sotto controllo un’eventuale fuga.
Dodicesima tappa (giovedì 18 luglio): TOULOUSE-BAGNÉRES DE BIGORRE, 202 km ***
La prima frazione pirenaica si presenterà nettamente divisa in due parti: dopo un lungo tratto di pianura il gruppo affronterà le due salite di giornata, il Col du Peyresourde (14.0 km con pendenze comunque pedalabili) e l’Horquette d’Ancizan (9.9 km al 7.5%). Dallo scollinamento, posizionato a 30 km dall’arrivo, soltanto discesa per coloro che saranno rimasti nelle posizioni di testa.
Tredicesima tappa (venerdì 19 luglio): PAU-PAU, 27 km (cronometro individuale) ****
Non propriamente disegnata per gli specialisti l’unica cronometro individuale del Tour de France 2019. La prima parte sarà piuttosto movimentata e permettere agli scalatori di limitare i danni, mentre gli ultimi 7.5 km sono completamente pianeggianti e potrebbero fare la differenza. La tappa sarà sicuramente un momento chiave nella lotta per la classifica generale.
Quattordicesima tappa (sabato 20 luglio): TARBES-TOURMALET, 117 km *****
La frazione più attesa delle tre settimane si concluderà in cima alla mitica salita del Tourmalet. L’ascesa del Col du Soulor, collocata circa a metà percorso, rappresenterà l’antipasto al gran finale: 19.0 km al 7.4% di pendenza media con praticamente nessuna occasione per rifiatare e una micidiale rampa conclusiva sempre sopra il 10% dove sarà battaglia senza esclusione di colpi tra gli uomini di classifica.
Quindicesima tappa (domenica 21 luglio): LIMOUX-FOIX PRAT D’ALBIS, 185 km ****
Le insidie non saranno finite. La frazione che chiuderà la seconda settimana metterà alla prova il gruppo con quasi 5000 metri di dislivello e con il secondo arrivo in salita consecutivo. Superata la Cote de Monsteguer, il percorso proseguirà con il Port de Lers ed il Mur de Peguere, prima dell’ascesa finale fino a Prat d’Albis (11.8 km al 6.9%), dove chi avrà ancora energie nelle gambe potrebbe fare la differenza.
Sedicesima tappa (martedì 23 luglio): NÎMES-NÎMES, 177 km *
La terza settimana comincerà dopo il giorno di riposo con una tappa dedicata nuovamente alle ruote veloci. Considerate le energie recuperate, difficilmente il gruppo concederà spazio alla fuga su un tracciato che sembra perfetto per un arrivo in volata.
Diciassettesima tappa (mercoledì 24 luglio): PONT DU GARD-GAP, 206 km **
Finale particolarmente incerto con il Col de la Sentinelle (8.0 km al 5% di pendenza media) collocato a meno di 10 km dal traguardo. La volata non sarà scontata e qualche corridore particolarmente esplosivo potrebbe tentare un’azione per anticipare, difficile invece vedere protagonisti gli uomini di classifica.
Diciottesima tappa (giovedì 25 luglio): EMBRUN-VALLOIRE, 207 km *****
La prima delle tre giornate che potrebbero decidere il Tour de France 2019 presenterà tre leggendarie salite, tutte superiori ai 2000 metri. Dopo il Col de Vars e il Col d’Izoard, il gruppo raggiungerà il Col du Galibier, dove servirà un attacco di cuore e di coraggio dato che dallo scollinamento mancheranno quasi 20 km al traguardo e la discesa particolarmente tecnica potrebbe fare la differenza.
Diciannovesima tappa (venerdì 26 luglio): SAINT JEAN DE MAURIENNE-TIGNES, 123 km ***
Distanza piuttosto contenuta, ma frazione decisamente impegnativa con la strada costantemente in salita sin dalla partenza. Il Col de l’Iseran potrebbe fare una prima selezione, ma sarà sulla salita conclusiva verso Tignes (7.4 km al 7.0%) che andrà in scena il vero scontro diretto tra gli uomini di classifica. Le pendenze non sono così impegnative, ma la fatica nelle gambe si farà sentire.
Ventesima tappa (sabato 27 luglio): ALBERTVILLE-VAL THORENS, 131 km *****
L’ultima tappa di montagna deciderà il vincitore della Grande Boucle. Giornata campale per il gruppo con due salite piuttosto lunghe ed impegnative come la Cormet de Roseland e la Cote de Longefoy a precedere l’interminabile ascesa finale di quasi 35 km con una pendenza media del 5%, ma con punte al 9% dove non mancheranno gli attacchi per cercare di conquistare la Maglia Gialla.
Ventunesima tappa (domenica 28 luglio): RAMBOUILLET-PARIS, 127 km *
Nessuna novità nella frazione conclusiva, la classica passerella finale sugli Champs Élysées dove quei pochi velocisti rimasti si giocheranno il successo di tappa e il vincitore potrà festeggiare in assoluta serenità la conquista del Tour de France 2019.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Frederic Legrand – COMEO / Shutterstock.com