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Tour de France 2019: il percorso, le 21 tappe e le stellette di difficoltà. Le date della Grande Boucle

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Ci avviciniamo al secondo grande giro stagionale: dopo la Corsa Rosa spazio alla Grande Boucle. Scatta sabato 6 luglio, dal Belgio, precisamente in quel di Bruxelles, il Tour de France. L’assenza di Chris Froome si farà sentire ma ci sarà un grandissimo equilibrio: chi sarà il successore di Geraint Thomas? Andiamo a scoprire il percorso nel dettaglio, con le stellette di difficoltà tappa per tappa.

Percorso Tour de France 2019

Prima tappa: Bruxelles – Bruxelles (sabato 6 luglio, 192 km) *

Seconda partenza dalla capitale belga a distanza di 61 anni. Presente il Muro di Grammont, uno dei passaggi più noti del Giro delle Fiandre. Le uniche difficoltà altimetriche sono poste però nella fase iniziale. Poi spazio ai velocisti che si giocheranno la prima Maglia Gialla.

Seconda tappa: Bruxelles – Bruxelles (domenica 7 luglio, Cronosquadre, 27 km) ***

Cronometro a squadre sempre nella capitale belga: fondamentale il lavoro da parte dei team per non perdere troppi secondi dai rivali. Ci sarà ovviamente una rivoluzione in classifica. Percorso ondulato ma non impossibile.

Terza tappa: Binche – Épernay (lunedì 8 luglio, 214 km) ** 

Si torna in Francia, con partenza sempre dal Belgio. Frazione molto lunga, ma non durissima: il finale però è tutt’altro che scontato, tanti strappi negli ultimi 30/40 chilometri, anche un paio di salite negli ultimi 5 che potrebbero favorire i finisseur.

Quarta tappa: Reims – Nancy (martedì 9 luglio, 215 km) *

Altro tappone da oltre 200 chilometri: questa volta, nonostante la Cote de Maron a 20 dal traguardo, i velocisti non si lasceranno sfuggire la possibilità di giocarsi la vittoria.

Quinta tappa: Saint-Dié-des-Vosges – Colmar (mercoledì 10 luglio, 169 km) *** 

Frazione interessante: sono ben quattro i GPM, tre di seconda categoria posti nella seconda metà di gara. Giornata probabilmente da fughe, sempre che qualche velocista resistente non voglia provare a giocarsi il successo.

Sesta tappa: Mulhouse – La Planche des Belles Filles (giovedì 11 luglio, 157 km) *****

Arriva la prima giornata decisiva di questo Tour. Si inizia a salire: addirittura sette i GPM da affrontare. Ci si concentrerà verso l’ultimo: l’arrivo a La Planche des Belles Filles, dove nel 2017 vinse Fabio Aru, sarà diverso da quello affrontato negli ultimi anni: 7 chilometri all’8.7% di pendenza media con un tratto conclusivo durissimo, un paio di rampe che vanno addirittura oltre il 20% nell’ultimo chilometro.

Settima tappa: Belfort – Chalon-sur-Saône (venerdì 12 luglio, 230 km) *

Dopo la salita arriva una giornata praticamente di trasferimento, anche se sarà la più lunga della Grande Boucle: tanta pianura per un’attesa volata conclusiva.

Ottava tappa: Mâcon – Saint-Étienne (sabato 13 luglio, 199 km) **

Classica tappaccia da Tour per avvicinarsi alla chiusura della prima lunga settimana, non c’è un metro di pianura: ben cinque i GPM, anche se nessuno di loro impossibili, oltre a tanti altri strappetti. Se il gruppo deciderà di affrontarla pancia a terra potrebbe davvero far male, possibile però che si lasci spazio ad una fuga.

Nona tappa: Saint-Étienne – Brioude (domenica 14 luglio, 170 km) **  

Frazione dall’epilogo non scontato. Tre GPM da affrontare, uno solo però posto nella fase decisiva della gara. La salita di Cote de Saint-Just è tutt’altro che insuperabile, ma posta a 13 chilometri dal traguardo potrebbe tagliar fuori i velocisti. Spazio ai finisseur o agli uomini da classiche.

Decima tappa: Saint-Flour – Albi (lunedì 15 luglio, 218 km) *

Percorso vallonato, ma difficilmente si riuscirà ad evitare la volata: spazio agli sprinter nella frazione che anticipa il giorno di riposo.

Giorno di riposo

Undicesima tappa: Albi – Toulouse (mercoledì 17 luglio, 167 km) *

Riecco la pianura dopo il giorno di riposo: le ruote veloci tornano a sfidarsi.

Dodicesima tappa: Toulouse – Bagnéres-de-Bigorre (giovedì 18 luglio, 202 km) ***

Non è la classica tappa pirenaica che si conclude, come di consueto, a Bagnères-de-Bigorre. Solo due le salite da affrontare, comunque molto dure: Col du Peyresourde e Horquette d’Ancizan, prima della picchiata in discesa. Si muoveranno i big.

Tredicesima tappa: Pau – Pau (venerdì 19 luglio, Cronometro, 27 km) ****

Prova contro il tempo atipica, che è posta a metà della settimana che porta sui Pirenei. Piuttosto breve, prevalentemente pianeggiante, anche se con qualche strappo: gli scalatori dovranno difendersi dagli attacchi dei cronomen.

Quattordicesima tappa: Tarbes – Tourmalet (sabato 20 luglio, 117 km) *****

Altra giornata fondamentale: c’è l’arrivo sul Tourmalet, anticipato dal Col du Soulor. La salita finale è tremenda: 19 chilometri al 7,4 % di pendenza media che non daranno tregua ai corridori. Pronti per il primo vero scossone in chiave classifica.

Quindicesima tappa: Limoux – Foix Prat d’Albis (domenica 21 luglio, 185 km) ****

Altra giornata di salita prima del secondo ed ultimo giorno di riposo. I GPM sono quattro, dei quali tre di prima categoria. Port de Lers, Mur de Peguer e la salita conclusiva, con 12 chilometri al 7%. Ci saranno sicuramente differenze.

Giorno di riposo

Sedicesima tappa: Nîmes – Nîmes (martedì 23 luglio, 177 km) *

Si inizia l’ultima settimana con una frazione totalmente pianeggiante: sarà volata senza dubbio, l’ultima prima del gran finale in quel di Parigi.

Diciassettesima tappa: Pont du Gard – Gap (mercoledì 24 luglio, 206 km) **

Tanta pianura ancora una volta, ma il finale non è scontato: il Col de la Sentinelle (8.0 km al 5% di pendenza media) collocato a meno di 10 km dal traguardo taglierà fuori i velocisti e vedrà sicuramente tanti attacchi se non dovesse andar via la fuga.

Diciottesima tappa: Embrun – Valloire (giovedì 25 luglio, 207 km) *****

Frazione molto lunga e piena di fascino. Tre GPM da scalare e tre vette alpine storiche per il Tour: Col de Vars, Col d’Izoard e il mitico Col du Galibier, tutte in rapida successione prima della picchiata a Valloire, con una discesa anche molto tecnica. Si va ovviamente oltre i 2500 metri d’altitudine: si può fare la differenza. E’ la tappa regina.

Diciannovesima tappa: Saint-Jean-de-Maurienne – Tignes (venerdì 26 luglio, 123 km) ***

Soli 123 chilometri, due GPM prima del gran finale. Montée de Tignes: 7,4 chilometri al 7% ad anticipare l’arrivo proprio a Tignes. Ci sarà sicuramente la sfida tra i big. Il basso chilometraggio potrebbe far scoppiare la corsa che se dovesse partire a tutta diventerebbe davvero uno spettacolo.

Ventesima tappa: Albertville – Val Thorens (sabato 27 luglio, 131 km) *****

Altra giornata durissima, decisiva prima della passerella finale di Parigi. Altri due GPM, la Cormet de Roseland e la Cote de Longefoy, prima dell’ultima ascesa del Tour: una scalata interminabile verso Val Thorens, di oltre 30 chilometri con tratti spesso e volentieri oltre il 10%. Si deciderà la Maglia Gialla.

Ventunesima tappa: Rambouillet – Paris (domenica 28 luglio, 127 km) *

Consueta passerella conclusiva che va verso i Campi Elisi. Prima i festeggiamenti, poi la volata finale.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Radu Razvan / Shutterstock.com

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