Ciclismo

Tour de France 2019: il piano di Vincenzo Nibali. Superare indenne i primi 10 giorni di corsa. A quel punto guarderà la classifica…

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Vincenzo Nibali si sta preparando per il Tour de France 2019 che scatterà sabato 6 luglio da Bruxelles, lo Squalo è reduce dal bel secondo posto conquistato al Giro d’Italia alle spalle di Richard Carapaz e ha incominciato la marcia di avvicinamento alla Grande Boucle dove lo scorso anno si dovette ritirare in seguito alla drammatica caduta sull’Alpe d’Huez per colpa di un tifoso. Il siciliano ha pensato molte volte a quel momento nel corso degli ultimi dodici mesi, era in piena lotta per la conquista della maglia gialla ma la foga di uno spettatore lo escluse dai giochi proprio sul più bello: un evento doloroso che poi compromise anche la seconda parte di stagione del ciclista, presentantosi in non ottime condizioni ai Mondiali di Innsbruck.

Ora è tutto alle spalle, il 2019 ci ha già riconsegnato un eccellente Vincenzo Nibali capace di lottare per la conquista della Corsa Rosa e di dare spettacolo sulle strade nostrane con la sua proverbiale classe. A 34 anni e mezzo ha dimostrato ancora una volta di essere un corridore unico nel panorama internazionale e sicuramente vorrà regalare delle emozioni anche in terra transalpina, arriverà all’appuntamento dopo essersi goduto qualche giorno di relax nella sua isola e dopo aver sostenuto una sessione di allenamenti in altura a Livigno: il miglior modo per prepararsi a tre settimane particolarmente impegnative, quest’anno la corsa a tappe più prestigiosa al mondo si preannuncia molto difficile e con un percorso selettivo che metterà a dura prova tutti i partecipanti.

Il capitano della Bahrain Merida ha dichiarato che non intende fare classifica ma preferirebbe puntare a delle belle tappe e magari alla maglia a pois. Risulta però molto difficile immaginare questo scenario, il vincitore del Tour de France 2014 non si tira mai indietro quando è in gara e probabilmente non si accontenterà di battagliare per qualche successo parziale. Il Giro d’Italia è stato molto dispendioso e ha tolto delle energie, non è facile restare in forma per due mesi consecutivi ma lo Squalo potrebbe aver escogitato un piano per cercare di rimanere in lotta per il podio anche perché gli infortuni di Tom Dumoulin e Chris Froome hanno impoverito il parterre (Egan Bernal, Geraint Thomas, Nairo Quintana dovrebbero essere i favoriti).

Nibali potrebbe pensare di difendersi nei primi dieci giorni, a quel punto la sua condizione fisica potrebbe crescere e potrebbe essere competitivo sulle montagne: se a metà corsa il distacco dagli altri big dovesse essere contenuto allora sarebbe lecito sognare un piazzamento di lusso, non è impossibile e lo hanno dimostrato proprio Dumoulin e Froome lo scorso anno quando salirono sul podio in entrambe le Grandi Corse a tappe. Cosa propone la fase iniziale del Tour de France? Attenzione alla cronometro a squadre di Bruxelles (seconda tappa, 27 km contro il tempo), da non sottovalutare la quinta frazione (nel finale sono previsti due GPM e la Cote des Cinq Chateaux posta a 10 km dal traguardo) ma Nibali dovrà soprattutto difendersi giovedì 11 luglio, quando è in programma il tradizionale arrivo a La Planche des Belles Filles (7 km all’8,7% di pendenza media), probabilmente quel giorno capiremo quali sono le reali ambizioni dello Squalo. Spaventano anche i 3800 metri di dislivello dell’ottava tappa anche se l’ultima delle cinque salite è posta a 50 km dal traguardo. Quattro ostacoli impegnativi da superare per Vincenzo Nibali che dopo il primo giorno di riposo traccerà un bilancio e capirà cosa fare nella seconda parte della Grande Boucle.

 

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Foto: Pier Colombo

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