Tour de France 2019, la speranza di Vincenzo Nibali si chiama…Tom Dumoulin: l’olandese 2° alla Grande Boucle 2018 dopo il podio al Giro

Ultima stagione alla Bahrain-Merida per Vincenzo Nibali prima del passaggio già annunciato alla Trek-Segafredo. Lo Squalo vuole concludere al meglio la propria avventura con la squadra asiatica: l’obiettivo è dunque quello di ben comportarsi al prossimo Tour de France, che scatterà il 6 luglio da Bruxelles, dopo aver agguantato la seconda piazza al Giro d’Italia alle spalle di Richard Carapaz. Nella Corsa Rosa è rimasto un po’ di amaro in bocca per la gestione delle tre settimana: si poteva puntare al Trofeo Senza Fine.

L’azzurro però, circa un mese fa, ha messo le mani avanti: l’obiettivo non sarebbe quello di fare classifica. Le fatiche del Giro si dovrebbero far sentire e dunque, sarebbe meglio provare a puntare su successi parziali, provando ad impegnarsi magari anche in chiave Maglia a Pois. Sarà pretattica? Fondamentale partire a fari spenti per tentare un assalto ad un podio che alla vigilia non appare impossibile: il pronostico è infatti apertissimo e le assenze di due corridori del calibro di Chris Froome e Tom Dumoulin si faranno sicuramente sentire.

Proprio l’olandese, che ha dovuto rinunciare alla Grande Boucle a causa di un problema al ginocchio, potrebbe essere da prendere ad esempio per Nibali. Lo scorso anno il capitano della Sunweb riuscì a compiere due performance spettacolari tra Giro e Tour, assestandosi in seconda piazza in entrambe le grandi corse a tappe, dimostrando così di essere un’impresa non impossibile. Le doti di recupero sono fondamentali e importante sarà superare al meglio le prime dieci giornate di gara, da sempre difficili per chi è reduce dai 21 giorni della Corsa Rosa. Arrivati sui Pirenei si potrebbe iniziare a ritrovare il 100% della condizione, con la possibilità di fare la differenza. 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Pier Colombo