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Ciclismo

Tour de France 2019, pochi chilometri a cronometro. Gli organizzatori hanno voluto agevolare gli scalatori padroni di casa

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Ricco, movimentato, interessante, selettivo. Si potrebbe definire così il percorso del Tour de France 2019 che scatterà il prossimo sabato 6 luglio da Bruxelles, e terminerà domenica 28 luglio. Eccezion fatta di un piccolo ma significativo dettaglio, ossia i soli 54 chilometri totali di cronometro, di cui una a squadre e l’altra individuale. Una scelta un po’ inconsueta in favore del grande spettacolo che avverrà tra le Alpi e i Pirenei, ma soprattutto una decisione che favorisce e non poco gli scalatori francesi.

Ebbene sì, perché se si pensa ai corridori francesi che potrebbero lottare per la classifica generale, abbiamo una coppia che risulta tra i grandi favoriti per la maglia gialla, ossia Thibaut Pinot, il capitano della Groupama-FDJ, e Romain Bardet dell’AG2R La Mondiale, che non sono mai riusciti ad ottenere il risultato più significativo, ovvero la leadership, perché costantemente frenati dal loro tendine d’Achille, ossia le cronometro. 

Così ecco il possibile anno buono con due prove contro il tempo che potrebbero fare la differenza, ma ben lontane dalle zone calde della gara dove gli scalatori si scateneranno in salita. La prima crono è stata piazzata durante la seconda giornata e sarà una prova a squadre di 27 km a Bruxelles, dove conteranno le forze degli specialisti. La seconda, ossia la tredicesima frazione, sarà in parte decisiva per la generale. Altri 27 km con partenza e arrivo a Pau dove gli scalatori dovranno fare attenzione ai chilometri finali adatti agli specialisti di queste prove.

Dopodiché avranno una settimana per sbizzarrirsi in salita e dimenticare queste due giornate puntando dritti al podio. Ma non ci sono soltanto Pinot e Bardet, perché in questo gruppetto d’oltralpe troviamo anche David Gaudu, compagno di squadra di Pinot, se non Benoit Cosnefroy, gregario di Bardet, oppure Warren Barguil. Cinque fari della Francia che non tollerano le cronometro e che si presenteranno nella corsa di casa con più tranquillità per cercare di regalare quella gioia tanto attesa dal loro popolo, a secco da ormai troppi anni con questa Maglia Gialla che non vuole arrivare. 

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@lisa_guadagnini

Foto: Radu Razvan / Shutterstock.com

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