Valentino Rossi MotoGP, GP Catalogna 2019: “Cosa devo dire? Peccato, andavo forte: la moto di Lorenzo mi ha falciato”

Valentino Rossi ha concluso con una caduta il GP di Catalogna 2019, il Dottore è rimasto vittima dell’incidente generato da Jorge Lorenzo nel corso del secondo giro e non è riuscito a competere per il podio come ci si aspettava alla vigilia. Il centauro della Yamaha, scattato dalla quarta piazzola, avevano dimostrato un ottimo passo e sembrava avere tutte le carte in regola per puntare a un risultato di assoluto prestigio ma è stato tagliato fuori dallo spagnolo insieme ad Andrea Dovizioso e Maverick Vinales.

Il nove volte Campione del Mondo ha analizzato la situazione ai microfoni di Sky Sport: “Cosa devo dire? Peccato perché è stato un weekend positivo e sono contento di questo, al Mugello era stato un incubo e invece qui la moto andava bene. Abbiamo lavorato bene nel box e abbiamo cercato di fare la scelta giusta con le gomme, secondo me ci abbiamo preso. Peccato perché non abbiamo neanche visto come andavamo. Io in curva 10 stavo cercando di superare Petrucci e sono arrivato nel momento in cui Lorenzo è caduto, la moto mi ha preso e mi sono fatto un po’ male anche perché la caviglia mi è rimasta in mezzo. Sono cose che accadono in gara“.

Valentino Rossi approfondisce ulteriormente la sua gara: “Ero dietro a Petrucci e mi dava un po’ fastidio perché ero più veloce, sono arrivato in curva abbastanza forte, ma poi la moto di Lorenzo mi ha falciato. La curva l’avrei fatta ma sarei andato un po’ largo, magari Danilo mi avrebbe risorpassato con l’incrocio. Ho messo lo soft davanti e la media dietro, secondo me era la scelta giusta anche perché faceva caldo. Avevo passato Quartararo e Petrucci mi sembrava più lento ma sono cose che contano poco adesso.

C’è spazio anche per un commento sulla curva 10 dove è nato lo strike che ha deciso la gara: “Quella curva assomiglia alla svolta di un parcheggio del Conad, non ha niente a che vedere con una gara di moto“.

VIDEO: LA CADUTA DI JORGE LORENZO CHE HA STESO DOVIZIOSO, VALENTINO ROSSI E VINALES

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Foto: Valerio Origo