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Wimbledon 2019, Fabio Fognini e l’esame più ostico. L’azzurro deve difendere la top10
La delusione per il mancato approdo ai quarti di finale del Roland Garros è svanita in pochi giorni ed è subentrata la gioia per l’ingresso nella top-10. Un traguardo eccezionale quello raggiunto da Fabio Fognini e che il ligure cercherà di difendere nell’ormai imminente Wimbledon.
L’erba non è sicuramente la superficie preferita dal nativo di Arma di Taggia, che ai Championships ha come miglior risultato il terzo turno, raggiunto sempre nelle ultime due edizioni. Nel 2017 ci fu il ko con Andy Murray, mentre lo scorso anno la dolorosa ed inaspettata sconfitta con il ceco Jiri Vesely.
Questa volta Fognini si presenta da numero dieci del mondo e l’obiettivo è quello di centrare finalmente la seconda settimana a Wimbledon, un risultato che probabilmente gli permetterebbe anche di salvare la sua Top-10. Va comunque detto che il ligure dopo il Roland Garros non ha mai più giocato e soprattutto arriva a Londra senza un match sull’erba. Ci vorrà anche un po’ di fortuna nel sorteggio per evitare subito degli “erbivori” o giocatori che comunque si sono adattati alla superficie in queste settimane.
Fondamentale per Fognini sarà superare i primi turni. La pressione è sicuramente minore rispetto al Roland Garros e alle precedenti settimane sul rosso e dunque il ligure potrebbe vivere molto più serenamente questo Wimbledon, togliendosi magari quelle soddisfazioni che finora in carriera gli sono sempre mancate.
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Foto: LaPresse