Senza categoria

Wimbledon 2019: pronostico incertissimo in campo femminile, con la grande incognita Serena Williams

Pubblicato

il

Il pronostico per il singolare femminile del torneo di Wimbledon 2019 è più che mai incerto, forse il più incerto degli ultimi anni. In realtà la grande favorita in teoria ci sarebbe e si chiama Serena Williams, sette volte vincitrice del torneo più prestigioso del mondo e finalista nel 2018, ma la statunitense ex numero uno del pianeta non si aggiudica uno Slam dall’Australian Open del 2017 e non riesce a smuoversi quindi da più due anni dalla quota 23 di Major vinti, uno solo in meno di quelli dell’australiana Margaret Smith Court, inoltre quest’anno sta giocando particolarmente a singhiozzo: solo cinque tornei disputati, Australian Open, Indian Wells, Miami, Roma e Roland Garros, e nessuno vinto, oltretutto con due ritiri in corso d’opera.

Insomma, le sue possibilità sui prati della capitale britannica sono una grossa incognita, ma non c’è dubbio che Serena sia la capofila di quelle veterane che non vogliono ancora lasciare spazio alle tante giovani che si sono affacciate nelle zone alte della classifica mondiale negli ultimi tempi. Un’altra di queste veterane è Angelique Kerber, la tedesca è la campionessa in carica e l’anno scorso giocò con una solidità che non ha mai avuto in tutta la sua carriera, nemmeno nel suo anno d’oro 2016, quando vinse due Slam, inoltre sta giocando benissimo anche a Eastbourne nel classico appuntamento pre-Wimbledon attualmente in corso.

Non si può escludere dal pronostico la freschissima numero 1 del mondo, l’australiana Ashleigh Barty, vincitrice a Birmingham battendo in finale l’altra tedesca Julia Goerges, un’altra che gioca molto bene sull’erba (fu semifinalista l’anno scorso): Barty ha tutti i colpi, sa giocare di potenza e di tocco e sa adattarsi a tutte le superfici. Diciamo che Serena, Kerber e Barty possono essere considerate in cima ai pronostici per la vittoria ma anche tante altre possono fare molto bene: la giapponese Naomi Osaka, anche se ha perso la leadership mondiale e anche se dopo l’Australian Open non ha più vinto un torneo; la ceca Karolina Pliskova, l’olandese Kiki Bertens, la statunitense Sloane Stephens, la britannica beniamina di casa Johanna Konta, la lettone Jelena Ostapenko, particolarmente a suo agio sull’erba, la romena Simona Halep, battuta però seccamente da Kerber a Eastborne, e tante tante altre.

Non dimentichiamo che altre quattro tenniste, oltre a Serena e Kerber, hanno già alzato al cielo il piatto dei Championships: cinque volte la statunitense Venus Williams, ormai 39enne, due la ceca Petra Kvitova, una la spagnola Garbine Muguruza e la russa Maria Sharapova, quest’ultima però nell’ormai lontanissimo 2004. Al momento hanno confermato la loro presenza 91 delle prime 92 dell’entry list del torneo, l’unica che manca è la canadese Bianca Andreescu, trionfatrice quest’anno a Indian Wells ma che da quel momento si è ritirata prima da Miami e poi dal Roland Garros per grossi problemi alla spalla: se fosse stata presente sarebbe stata considerata di diritto tra le outsider. Chiudiamo con Camila Giorgi, la miglior azzurra, rientrata a Eastbourne dopo tre mesi di assenza per problemi a un polso ma subito battuta. L’anno scorso arrivò per la prima volta nei quarti di finale di uno Slam: Wimbledon 2019 sarà il torneo della rinascita per la marchigiana?

 

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: LaPresse

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version