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Ciclismo

Adriatica Ionica 2019: il percorso e le 5 tappe ai raggi X. Le Tre Cime di Lavaredo attendono la battaglia tra gli scalatori

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C’è il terreno per tutti nelle cinque tappe della seconda edizione della Adriatica Ionica Race che prende il via mercoledì da Mestre. Apriranno le danze due occasioni cucite su misura dei velocisti, salvo poi lasciare spazio agli scalatori puri prima di due tappe con finale tipico da classiche. Insomma, un contesto che offre ai corridori motivi per far emozionare gli appassionati italiani.

Gli organizzatori, guidati Moreno Argentin, hanno disegnato un percorso prima di tutto frizzante. Una scelta sotto la quale si scopre una forte volontà di conquistare alcuni corridori prima di allargare i propri orizzonti. Per la classifica finale, però, tutto girerà intorno all’arrivo al Lago Misurina, anche se con distacchi risicati terreno per possibili rimonte, massimo nell’ordine del minuto, ci sarà con le ultime due frazioni piuttosto insidiose.

TUTTE LE TAPPE AI RAGGI X

Prima tappa

La prima frazione è piuttosto suggestiva. I 2.1 Km del circuito cittadino di Mestre da ripetere venti volte chiamano ad una volata pressoché certa e decreteranno il primo leader. Attenzione però ad alcune variabili non di poco conto, si correrà infatti sul far della sera, la partenza è prevista per le ore 19.00. Per questo molto dipenderà anche dalla capacità degli sprinter di adattarsi ad un orario che non è il solito. L’unica certa è che comunque vada sarà spettacolo puro.

Seconda tappa

La seconda frazione, da Venezia a Grado, è lunga 189 Km. Non presenta particolari asperità altimetriche ma nel finale ci sono sei tratti in sterrato che potrebbero selezionare il gruppo favorendo chi su questo terreno è protagonista nelle classiche di primavera. L’ultimo tratto particolare terminerà a 3500 m dal traguardo, chissà che non sia un trampolino di lancio per qualche coraggio volenteroso di anticipare la volata.

Terza tappa

La Palmanova-Lago di Misurina (Tre Cime di Lavaredo) di 204.6 Km è sicuramente la tappa regina della seconda edizione della Adriatica Ionica Race. Arrivo in salita dopo ben quattro asperità, non impossibili ma comunque da non sottovalutare. Si parte con il Passo Rest, poi Passo Pura e Sella Ciampigotto prima del gran finale al Lago Misurina. L’ultima salita ufficialmente misura 6.3 Km, all’8% di pendenza media, ma di fatto negli ultimi 25 chilometri si sale sempre.

Quarta tappa

Si parte da Padola e si arriva a Monte Quarin Cormons per 204.4 Km in cui tutto si deciderà nel finale, caldo e movimentato che ricorda da vicino le classiche delle Ardenne. Negli ultimi 35 Km, infatti, non c’è un metro di pianura con un susseguirsi di strappi che selezioneranno il gruppo specie se affrontati a forte andatura. Sull’ultimo muro è posto l’arrivo, con la scalata finale che misura 1.8 Km con una pendenza media del 6%.

Quinta tappa

Il gran finale quest’anno, come nella passata edizione, è legato alla città di Trieste. Nel 2018 su un percorso simile fu Elia Viviani a trionfare nel capoluogo del Friuli-Venezia Giulia. Nei 133 Km che chiuderanno l’edizione 2019 c’è una lunga, ma piuttosto pedalabile, salita prima di entrare ne circuito finale da ripetere sei volte con un piccolo strappo che potrebbe lanciare un gruppetto senza i velocisti puri al successo. Se così non dovesse essere, saranno ancora una volta le ruote veloci i protagonisti.

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Foto: Organizzazione

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