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Basket: fine della corsa per la Scandone Avellino dopo 71 anni, non giocherà la B. Fatale il sequestro di 100 milioni al patron De Cesare
71 anni di storia finiscono, per la Scandone Avellino, in un’estate di luglio del 2019, in un martedì 9. Nel giro di poche ore, quando almeno sembrava fattibile l’iscrizione in Serie B dopo l’ormai acclarata rinuncia alla A, è giunta la mazzata definitiva: nella mattina, la Procura della Repubblica di Avellino ha emesso un decreto di sequestro preventivo d’urgenza contro Gianandrea De Cesare e il gruppo di imprese che si possono ricondurre a lui. Tra queste, la Sidigas, tramite la quale De Cesare è entrato nel basket ed è diventato patron della Scandone.
Il valore della somma complessiva sequestrata è di circa 100 milioni di euro, ed i reati contestati sono particolarmente gravi: false movimentazioni sociali, omesso versamento di IVA, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e autoriciclaggio. Sarebbero stati confiscati numerosi beni, tra cui le stesse società di calcio e di basket di Avellino di cui De Cesare è proprietario. In particolare, parte delle risorse venivano distratte proprio nelle due entità sportive. La prima conseguenza di ciò è che la Scandone, che aveva avviato nella giornata di ieri le pratiche per il riposizionamento in B, non ha potuto pagare la prima rata da 20.000 euro e, per questa ragione, scomparirà dal panorama della pallacanestro italiana.
La Scandone Avellino, nata nel 1948 sotto il nome di Forza e Coraggio e conosciuta con l’attuale denominazione sin dal 1951, dopo una lunga militanza nelle serie minori è giunta in Serie A2 nel 1997, vincendo lo spareggio contro Bergamo. Il 25 maggio 2000, un tiro da nove metri di Claudio Capone, non nuovo a imprese simili (gli era già riuscita, da distanza meno siderale, con l’Aresium, poi Ambrosiana, Milano nel 1995), ha spedito la società irpina in A sull’avverso campo di Jesi. Nel 2006 ha concluso il massimo campionato al 17° posto, venendo però ripescata per il fallimento del Roseto Basket. Nel 2008, con Marques Green, Devin Smith e Alex Righetti in campo e Matteo Boniciolli in panchina, ha conquistato la Coppa Italia, primo e unico trofeo della sua storia. Nella stagione successiva ha disputato l’Eurolega, uscendo nel primo girone, ma battendo l’Unicaja Malaga alla terza giornata. Nel tempo è riuscita a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel basket tricolore, anche dopo il passaggio dal Gruppo Ercolino alla Sidigas: sono arrivate due ulteriori semifinali nei playoff scudetto e la finale di FIBA Europe Cup, e ancora un quasi miracoloso quarto contro Milano, in cui la Scandone è stata avanti per 2-1 prima di cedere gara4 e gara5. Poi, la fine.
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo