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Canottaggio
Canottaggio, Mondiali Under 23 Sarasota 2019: le analisi degli allenatori azzurri al termine di una spedizione trionfale
Undici medaglie ottenute portando a Sarasota 13 equipaggi fanno dei Mondiali under 23 di canottaggio una delle spedizioni più prolifiche di sempre, a maggior ragione tenendo conto del fatto che ben sei sono state d’oro. Il secondo posto assoluto nel medagliere alle spalle della Gran Bretagna, che ha conquistato un argento in più degli azzurri, comunque primi per numero di medaglie vinte, certifica il successo italiano nelle acque statunitensi.
Le parole di Spartaco Barbo, capo allenatore maschile, al sito federale: “Ritengo che il sistema Italia abbia funzionato al meglio anche in questa occasione, e di questo ne ero certo, perché i risultati di Sarasota sono partiti da lontano e precisamente da quando abbiamo iniziato a svolgere i raduni decentrati. In questo modo abbiamo iniziato, con l’aiuto delle Società, anche a costruire l’ossatura di questa squadra che, nel complesso, è risultata vincente. Altro punto di forza di questa compagine è stato il poter lavorare, in raduno, al fianco della nazionale olimpica. Questo per i ragazzi è stato importante, poiché hanno preso esempio sul come si lavora nel gruppo olimpico ed è stato determinante per il raggiungimento di questo prestigioso risultato di squadra. I risultati si commentano da soli e questi sono arrivati anche grazie a chi è rimasto a casa, ai quali dico di continuare a lavorare perché lo spazio in questa nazionale c’è per tutti, poiché quest’anno la selezione è stata molto dura e chi ha gareggiato a Sarasota era il meglio che potesse esprimere il canottaggio italiano negli under 23“.
Questo il bilancio di Benedetto Vitale, capo allenatore femminile, al sito federale: “È stato un mondiale under 23 duro e difficile e, tra fuso orario, tempi ristretti e condizioni meteo al limite, ci ha messo a dura prova. Tutto ciò non ci ha comunque distratti, o rallentati, nel consolidamento del lavoro sviluppato a casa, durante l’anno, e finalizzato, durante l’ultimo mese in raduno, ad ottenere il miglior risultato possibile in questo mondiale. Vincere quattro medaglie, tra cui tre d’oro, lo ritengo un risultato storico per la nazionale femminile e per l’Italia del canottaggio. Entrando nel dettaglio, nei pesi leggeri usciamo dal mondiale imbattuti, con il quattro di coppia vittorioso per il quinto anno consecutivo, al quale si aggiunge l’oro del due senza, che conferma il valore assoluto nel settore femminile under 23, tra l’altro anche molto giovane se si considera che soltanto un’atleta è all’ultimo anno di permanenza nella categoria“.
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roberto.santangelo@oasport.it
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Foto: www.canottaggio.org / Mimmo Perna