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“Chiuso per Mondiali”, 18 luglio. Staffetta: un argento che vale ma lo sprint non ci appartiene. Pronostici: quanta Italia nella rana stellare!
Ex capitano della nazionale ha partecipato quattro volte ai Giochi Olimpici e cinque volte ai Mondiali. Detiene 55 titoli assoluti e 29 record italiani in gare individuali. Ha conquistato tre argenti ai campionati europei, due ori, tre argenti e due bronzi in tre diverse edizioni dei Giochi del Mediterraneo e 5 argenti e un bronzo in quattro edizioni delle Universiadi. Esperta di marketing e comunicazione, è stata uno dei volti di Sky Sport ai Giochi olimpici di Londra 2012, ora è commentatrice tecnica per Eurosport. “Chiuso per Mondiali” è la rubrica di Cristina Chiuso per OA Sport durante i Mondiali di Gwangju
ARGENTO CHE VALE NELLA STAFFETTA SPETTACOLO
Da quando le staffette miste hanno fatto il loro ingresso nel mondo natatorio ne sono stata sempre una sostenitrice, strategie o non strategie le trovo spettacolari a prescindere dalla prestazione in se per se. La staffetta mista in acque libere ieri non ha deluso le mie aspettative. E’ vero la medaglia presa dall’Italia ha contribuito a rendere la gara emozionante, ma di per se il non avere un riferimento cronometrico, ma focalizzarsi solo sull’inseguimento, le scie, lo scontro uomo- donna, aiuta anche lo spettatore meno tecnico ad appassionarsi a questo sport che tanto amiamo.
4 frazioni da 1250 metri, distanze che Gregorio e Domenico governano perfettamente rispetto a una 5 o 10 km e che anche Rachele e Giulia conoscono bene. L’Italia sceglie di schierare le donne davanti, strategia ormai assodata in vasca, qui le variabili però aumentano e la scelta non è ovvia. I tedeschi invece scelgono di non schierare il loro atleta più forte, se non lo hanno fatto per permettergli di recuperare al meglio per le gare in vasca, hanno comunque fatto benissimo i loro conti visto il risultato.
ESPERIENZA E SPRINT: ALL’ITALIA DI OGGI MANCA QUALCOSA
Di fatto a quanto pare diventa fondamentale avere non solo atleti forti in acqua, ma nuotatori che sappiano sfruttare bene le scie, su questo forse dobbiamo fare ancora un po’ di esperienza. Un argento conquistato sul campo, dove se lo spettacolo è stato fornito dalle ultime due frazioni, con Domenico in letterale caccia dell’avversario e Gregorio impegnato in un vero spalla a spalla fino all’ultima bracciata, alle ragazze è stato chiesto invece lo sforzo di rimanere concentrate e lucide malgrado il gruppo di testa fosse lontano e i punti di riferimento non fossero così evidenti. Rimane la considerazione che lo sprint finale non è proprio nelle nostre corde ma ora è tempo di complimenti più che di analisi.
I PRONOSTICI DELLA RANA. PEATY: PERICOLO VERDE-ORO NEI 50 PER RE PEATY
Fino a qualche mese fa nessuno avrebbe mai pensato di vedere re Adam Peaty deposto dalla prima posizione mondiale in una delle sue gare. Ma come spesso accade, la realtà riesce a superare la fantasia e a farci aspettare le gare della rana maschile con un filo di suspance in più rispetto alle scorse edizioni. Scorrendo infatti le liste stagionali, il primo nome ad essere incontrato è quello del brasiliano Felipe Lima, seguito da un altro brasiliano, Joao Gomes. Quanto questo sgarro avrà fatto arrabbiare il leone britannico non si sa, quello che invece si sa è che non è esattamente abituato a perdere, quindi immaginiamo che già dalle batterie del mattino cercherà di mettere in chiaro la situazione. E’ realmente in pericolo il suo titolo nei 50 rana? La velocità pura è una gara a se stante, basta una piccola distrazione per compromettere il risultato, e questa volta le distrazioni non saranno ammesse. Dietro il trio di testa ci saranno anche i nostri alfieri, Fabio Scozzoli e Nicolò Martinenghi pronti eventualmente ad approfittare di qualche scivolone dei favoriti ma più concentrati sulla distanza doppia che sul 50.
SCOZZOLI E MARTINENGHI: ABBATTERE LA BARRIERA DEI 59″ PER SOGNARE
Distanza doppia dove invece il pathos sarà previsto solo per capire quanto potrà nuotare Adam Peaty, qui il suo regno non è proprio in discussione. Oltre al britannico, Shimanovich, Wilby e il cinese Zibei sono gli unici ad aver nuotato sotto 59 quest’anno, mentre il nostro Fabio si è fermato a 59.05, che rappresenta il suo personale. La barriera dei 59 secondi è sicuramente spartiacque per poter sognare un podio mondiale per i nostri due portacolori.
Nei 200 il grande favorito è Anton Chupkov ma la gara è apertissima con ben sei atleti oltre il russo in grado di nuotare 2.07: due giapponesi, due britannici, un tedesco e un australiano. E, tedesco a parte, tutti in grado di impensierire Chupkov. L’obiettivo nel mirino del russo è il record del mondo, unico modo per assicurarsi la prima posizione. Luca Pizzini si è migliorato molto nelle ultime stagioni, la qualifica arrivata al termine del Settecolli ne è la riprova, ma scorrendo le classifiche stagionali la finale potrebbe essere un’impresa.
RANA FAR WEST AL FEMMINILE. OCCHIO AI 50 CON PILATO E CARRARO
Se amate le sfide stile far west, la rana femminile è senza dubbio pane per i vostri denti. Se volessimo rappresentare con un’unica immagine le sfide sulle tre distanze, vedrei bene King ed Efimova schiena contro schiena armate di cappello e pistola pronte a contare i dieci passi e sparare.
Tra le due non corre buon sangue e le sfide sono al momento tutte a favore dell’americana. Sui 50 sono le uniche due al mondo a nuotare con costanza sotto i 30 secondi e sicuramente King sulla velocità è molto più esplosiva di Efimova. Il terzo tempo dell’anno è tutto tricolore con Benedetta Pilato, la nuova star nascente del nuoto italiano che ha portato il primato italiano a 30.13 e ha riconfermato il tempo agli europei juniores. La sua giovane età rappresenta un punto di forza, dandole quel filo di incoscienza che in questi casi non fa per niente male. Per il bronzo dovrà vedersela con la giamaicana Atkinson, con l’altra azzurra Martina Carraro e una schiera non così corta di atlete che invece dalla loro possono giocare l’esperienza.
Nei 100 dietro alle due contendenti si potrebbe aprire una bella lotta per la terza posizione. La seconda americana è Micah Sumrall, già nota come Lawrence, specialista più dei 200 che dei 100, l’altra russa Belousova ha nuotato quest’anno 1.06.3 e nel gruppone delle inseguitrice le nostre Arianna Castiglioni e Martina Carraro sono tutt’altro che da sottovalutare. In fin dei conti non sarebbe la prima volta che Efimova, stressata dalla rivale a stelle e strisce, lasci spazio anche ad altre concorrenti.
Non sappiamo ancora se la gara tra le due nuotatrici sarà “al meglio delle tre” competizioni oppure si fermerà con la velocità. La russa infatti si è resa disponibile a nuotare anche i 200, che però non le spetterebbero di diritto, pur essendo lei nettamente più forte delle due connazionali qualificate. Questo però potrebbe essere il vero campo nel quale misurarsi. King è migliorata molto nella distanza, ma il talento di Efimova, e anche la sua capacità nel sbagliare la strategia di gara, danno il meglio proprio nei 200. A rendere questo evento ancora più interessante sarà poi la presenza di Ye Shiwen, la baby cinese che stupì tutti a Londra vincendo i 400misti con una chiusura a stile libero da marziana, per poi quasi scomparire dai radar del mondo del nuoto. Quest’anno da marziana è riapparsa nei 200 rana. C’è da chiedersi quanto la lascieranno questa volta sul pianeta terra.
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Lorenzo1984
18 Luglio 2019 at 17:27
Interessantissimo e imperdibile l’editoriale giornaliero di Cristina Chiuso, spero ce ne saranno anche in futuro per altre manifestazioni importanti con altri grandi campioni del nostro Sport