Fondo
“Chiuso per Mondiali”, 21 luglio. Sono senza fiato, poteva esserci un avvio più emozionante? Horton: così si sconfigge il doping
Ex capitano della nazionale ha partecipato quattro volte ai Giochi Olimpici e cinque volte ai Mondiali. Detiene 55 titoli assoluti e 29 record italiani in gare individuali. Ha conquistato tre argenti ai campionati europei, due ori, tre argenti e due bronzi in tre diverse edizioni dei Giochi del Mediterraneo e 5 argenti e un bronzo in quattro edizioni delle Universiadi. Esperta di marketing e comunicazione, è stata uno dei volti di Sky Sport ai Giochi olimpici di Londra 2012, ora è commentatrice tecnica per Eurosport. “Chiuso per Mondiali” è la rubrica di Cristina Chiuso per OA Sport durante i Mondiali di Gwangju
GIORNATA CHE TI LASCIA SENZA FIATO. DETTI BENE MA…
Giornate come questa ti lasciano totalmente senza fiato. Ci sono prestazioni che non hanno bisogno di parole per essere commentate, riscrivono la storia e da li in poi tutto diventa diverso. La giornata inizia con i 400 stile dove Gabriele trova due grandi avversari, il record italiano non basta per cambiare il risultato di Budapest, e forse un secondo cento un po’ troppo lento non gli permette di arrivare a ridosso di Sun.
HORTON: COSI’ SI SCONFIGGE IL DOPING
Il bronzo serve per ripagarle Detti della passata stagione ma la vera prestazione a mio avviso è quella di Horton che sceglie di rimanere giù dal podio, continuando a dichiarare al mondo che non ammette i comportamenti del cinese. Horton lo ha fatto a parole nei giorni precedenti e lo fa di nuovo con i fatti. Per sconfiggere il doping la cultura può fare molto di più dei controlli e delle sanzioni. E un movimento che si muove compatto nella stessa direzione può di fatto opporsi alle decisioni prese dagli organi federali. Gli atleti chiedono regole precise, dentro e fuori dalla vasca
LEDECKY NERVOSA E BATTUTA
Se ti aspetti che la gara possa non essere scontata tra Ledecky e Titmus, non ti aspetti che l’americana nuoti un tempo più alto di quanto fatto in stagione. Certamente una controprestazione non fisica ma mentale. Nervosissima già dalla camera di chiamata, non era concentrazione quella sul suo volto, era insicurezza, quella che a quanto pare lei non sa gestire. Vedremo ora se saprà reagire alla sconfitta.
PEATY? LE PAROLE SI FERMANO QUI
Poi arriva Peaty. E le parole terminano, perché 56.88 è un tempo che nella rana non era neppure immaginabile prima di lui. Il problema è la semplicità con cui lui ha nuotato quel tempo e la leggerezza con la quale lo ha commentato. Per lui è tutto normale. Il segreto è tutto li, rendere normali e leggere delle imprese storiche.
ITALIA CHE PIACE E UN PO’ SFORTUNATA
Nel mezzo troviamo una bellissima prestazione di De Tullio, il prossimo anno ci sarà una carta importante in più da giocare, Di Liddo che nuota due volte il record italiano e conquista una finale importante, Codia che fa vedere una condizione fisica arrivata esattamente quando serve. Martineghi e Scozzoli confermano, ma non migliorano le prestazioni di questa stagione e lo sport non solo non regala, ma spesso finisce per essere crudele. Cusinato lontana oggettivamente dal suo valore. Alla fine sorprende una 4×100 stile uomini che trova in Frigo e Dotto le prestazioni in grado di farci sognare quello che sulla carta non sembrava fattibile. Non mi sorprende il recupero di Chalmers, i suoi tempi al via chiamano una frazione lanciata più veloce di quella nuotata dall’australiano, per me è un quarto posto guadagnato e non un bronzo perduto. Le frazioni lanciate più veloci nell’ordine sono di Apple, Rylov e Adrian, nessuno di loro gareggerà nei 100sl. Qualcosa qui invece non mi torna.
HOSSZU C’E’, SJOSTROM E DRESSEL FORSE
È solo il primo giorno di gara ed erano pochi gli atleti chiamati a vincere da subito, alcuni potrebbero mostrare uno stato di forma migliore con lo scorrere della settimana. Ad oggi Sjostrom e Dressel non mi hanno impressionato, ma il loro programma è lungo e intenso, li aspetto dalle finali di domani. Chi non delude mai è invece Katinka Hosszu, nei misti è una garanzia, non credo abbia lasciato nel suo programma il dorso solo per occupare il tempo.
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