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“Chiuso per Mondiali”. Che sorpresa Xin! Greg: occhio agli outsider… Mezzofondo in piscina? Analisi sì, pronostici no: siamo troppo coinvolti

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Ex capitano della nazionale ha partecipato quattro volte ai Giochi Olimpici  e cinque volte ai Mondiali. Detiene 55 titoli assoluti e 29 record italiani in gare individuali. Ha conquistato tre argenti ai campionati europei, due ori, tre argenti e due bronzi in tre diverse edizioni dei Giochi del Mediterraneo e 5 argenti e un bronzo in quattro edizioni delle Universiadi. Esperta di marketing e comunicazione,  è stata uno dei volti di Sky Sport ai Giochi olimpici di Londra 2012, ora è commentatrice tecnica per Eurosport. “Chiuso per Mondiali” è la rubrica di Cristina Chiuso per OA Sport durante i Mondiali di Gwangju

SORPRESA CINESE, ATTENTO GREG! CHE BRAVA RACHELE

Sveglia numero due per questo mondiale, piano piano prenderò anch’io il fuso coreano. 10 km femminile che prende il via in modo quasi sonnacchioso, con tutte le favorite , Rachele Bruni e Arianna Bridi comprese, impegnate in una strategia attendista. I primi giri sono quasi di riscaldamento, ci si può permettere di rimanere dietro al gruppo in scia, ma qualcuno comunque deve andare davanti a fare l’andatura. Le due francesi si prendono la responsabilità di tirare il gruppo, cercando un gioco di squadra, seguite dalle americane che caratterialmente non sono portate a stare dietro e dalla cinese Xin, che si fa vedere dall’inizio della gara, ma nessuno le presta molta attenzione. E così 5 dei 6 giri previsti trascorrono senza grossi sussulti, con una buona dose di sangue freddo da parte di Arianna e Rachele che attendono e controllano. Ci vuole tantissima esperienza per riuscire a leggere dall’acqua una gara come questa, ti aspetti che almeno all’ultimo giro Van Rouwendaal tenti l’allungo e se ne vada, che la Muller venga attaccata dalla Cunha e invece si arriva agli ultimissimi metri con un lotto di atlete quasi tutte sulla stessa linea, una lotta corpo a corpo per trovare lo spazio per nuotare e un finale davvero concitato.

E nella confusione la cinese Xin, sorprende tutti andando a vincere. Rachele rimane lucida, riesce a farsi spazio, si intrufola letteralmente, riuscendo a conquistare il bronzo per un solo decimo sulla quarta. Ha coniugato esperienza, carattere e caratteristiche tecniche. La sua struttura fisica e la nuotata dalla frequenza molto alta, le hanno permesso di arrivare alla medaglia mondiale che mancava nel suo palmares. Pass olimpico per lei, pass che purtroppo non conquista invece Arianna, scivolata oltre la decima posizione. La super favorita Van Rouwendaal conquista Tokyo per un soffio, decima, mentre Il regolamento fa un’altra vittima pesante, anche la Muller sarà fuori dalle Olimpiadi, oltretutto dopo aver condotto una buona parte della gara. Per Paltrinieri e Sanzullo sarà fondamentale fare tantissima attenzione, il nuoto in acque libere è decisamente imprevedibile.

CHE DICONO LE FOGLIE DI TE’? NIENTE!

Vi avevo lasciato in sospeso con le previsioni dello stile libero. Dopo aver visto nelle mie foglie di tè che cosa potrebbe accadere nella velocità e nei 200, oggi proveremo a capire cosa succederà nei 400, 800 e 1500.
Partiamo dal gentil sesso dove, malgrado la forte crescita dell’australiana Titmus, è davvero difficile immaginare una sconfitta di Ledecky, Forse non ci sarà la vittoria per distanza dei precedenti campionati e, almeno per la prima parte della gara, il lotto delle nuotatrice riuscirà a procedere in modo compatto, ma al tocco alla piastra credo di avere pochi dubbi in merito alla prima posizione. Dietro all’americana e all’australiana attenzione alle due giovani cinesi, Li e Wang ( rivolgetevi pure a Gianmario Bonzi per le pronunce corrette) che sono entrambe potenzialmente in grado di nuotare sotto i quattro minuti. Simona Quadarella, forte del titolo europeo, proverà a farsi valere in finale, ma non è questa la gara che a mio avviso la vede tra le favorite.
Diverso il discorso negli 800 e nei 1500 in ottica azzurra, perché per quanto riguarda a chi andrà la prima posizione i dubbi non si affacciano neppure data la superiorità di Ledecky. Siamo abituati a vederla stabilire record del mondo nella distanza dei 1500 in qualsiasi momento della stagione, e ora vederla con un 15.45 a pochi secondi dalla seconda e dalla terza potrebbe far ben sperare per lo spettacolo, per noi la cosa interessante è che in lotta dietro di lei ci sarà sicuramente la nostra Simona. Negli 800, Wang, Smith e Titmus potrebbero avere una marcia in più dell’azzurra, ma la gara sarà comunque da nuotare in vasca già a partire dalle batterie.

NEL MEZZOFONDO L’ITALIA CALA GLI ASSI MA GLI AVVERSARI CRESCONO

In campo maschile schieriamo nelle stesse distanze i nostri pezzi da novanta. Praticamente assenti nei 400 gli americani, la sfida vedrà Sun, Detti e Rapsys sicuri protagonisti. Sarà una gara particolarmente tattica dove Sun e Rapsys potrebbero cercare di partire molto veloci, soprattutto Rapsys, e Gabriele dovrà essere come sempre molto bravo a leggere in tempo reale cosa sta succedendo, per decidere se inseguire o lasciarli sfogare. Marco De Tullio, alla prima esperienza internazionale, dovrebbe innanzitutto cercare un ulteriore miglioramento per puntare alla finale.
Gli 800 stile libero saranno una delle gare più spettacolari dei mondiali, con i nostri alfieri Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti in acqua e almeno altri tre contendenti al titolo, Romanchuck in primis. Il ragazzo ukraino sembra aver scelto proprio questa come gara di punta, tralasciando almeno in apparenza 1500 e 400, ma mi sembrano più tattiche premondiali che altro. Wellbrock e Christiansen invece non si sono nascosti e hanno già dimostrato di essere due bruttissimi clienti.

Nei 1500 stile libero non ci sarà Detti e Gregorio, che come prima gara del suo programma, dovrà affrontare la sfida più difficile della 10 km in acque libere, avrà come avversari anche il britannico Jervis e il ceco Micka, mentre sul lato tricolore entrerà in acqua Domenico Acerenza. Domenico dopo l’ exploit dello scorso anno, ha bisogno di un netto miglioramento per entrare nei primi otto. Difficile capire come sarà il percorso mondiale di Gregorio che, pur essendo abituato a nuotare molti chilometri in allenamento, in Korea dovrà comunque fare i conti prima con l ‘open water, con la qualifica olimpica da ottenere e poi con le gare tra le corsie. Avrete notato che in queste gare mi sono astenuta dalle previsioni, purtroppo le foglie del tè compensano poco e male il mio essere tifosa e scaramantica, anche in questi casi consiglio pop corn e bibita a piacere per godersi lo spettacolo.

 

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